La regista sta lavorando ad un adattamento del romanzo di Vilmos Kondor ambientato nella capitale ungherese nel 1936
Budapest non è una città di cui parliamo spesso in termini cinematografici, eppure proprio in questi giorni nella capitale ungherese si sta girando l’ultimo film di Éva Gárdos, già regista di An American Rhapsody nel 2001 e di Magic Boys nel 2012, diretto in collaborazione con Robert Koltai.
La regista, che ha mosso i suoi primi passi nel mondo della settima arte cominciando a fare la montatrice (Barfly), si dedica questa volta al genere thriller. Budapest noir è infatti l’adattamento del romanzo best-seller di Vilmos Kondor edito nel 2008 e racconta la vicenda di Zsigmond Gordon, giornalista disincantato che decide di indagare sull’omicidio di una prostituta. Ciò che è interessante è senza dubbio l’ambientazione: siamo infatti nell’Ungheria del 1936, periodo in cui l’Europa stava vivendo una stagione a dir poco politicamente turbolenta.
La trama prevede anche la presenza di personaggi storici realmente esistiti come il Primo Ministro Gyula Gömbös: mentre il giornalista segue i suoi funerali infatti arriverà nelle viscere profonde della città, in un universo popolato di ombre, pornografia, fumatori incalliti, ring di boxe, squallidi bordelli, potenti sindacati del crimine e cellule comuniste. Un viaggio nei bassifondi che però allo stesso tempo arriva a toccare le sfere più elevate del potere.
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La sceneggiatura di Budapest noir è stata curata da Andras Szeker (Il grande quaderno), mentre nel cast sono presenti Krisztián Kolovratnik (nel ruolo del protagonista), Réka Tenki (The Door), Janos Kulka (The Exam, The Ambassador to Bern), Kata Dobo (Children of Glory), Zsolt Anger (The Investigator) e Simon Szabo. Il film è prodotto da Ildiko Kemeny e può contare sul sostegno della Hungarian National Film Fund, ente che si occuperà anche di gestire le vendite internazionali.
Avvisati dunque tutti coloro che in questi giorni si trovano a passeggiare per le strade di Budapest, per vedere il film invece bisognerà aspettare almeno il 2017.
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