James Cameron e Christopher Nolan contro Spielberg e Abrams sulla questione Screening Room

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di Screening Room, nuovo device che si propone di portare dei film in prima visione (ovvero in contemporanea con la loro uscita nelle sale) direttamente in VOD casalingo al modico prezzo di 50 euro per titolo. A sostenere il progetto, alcuni dei più celebri cineasti di Hollywood e dintorni, da Steven Spielberg a J.J. Abrams, passando per Peter Jackson e Ron Howard, i quali si sono tutti associati con gli ideatori Sean Parker e Prem Akkaraju, gli stessi cervelli dietro Napster. 

A quanto pare l'idea avrebbe conquistato persino Martin Scorsese, ma ora, ecco arrivare il primi celebri detrattori di Screening Room, niente di meno che James Cameron e Christopher Nolan. Ha fatto sapere il regista di Titanic attraverso il suo partner di produzione Jon Landau: “Sia io che James rimaniamo impegnati per la santità dell'esperienza in sala. Per noi, sia dal punto di vista creativo che finanziario, è essenziale che i film siano offerti esclusivamente nei cinema durante la loro uscita. Non riusciamo a capire come mai l'industria vorrebbe dare al pubblico un modo per saltare la miglior forma per vivere l'arte su cui duramente lavoriamo”.

Ha aggiunto poi Nolan: “Sarebbe dura esprimere la grande importanza dell'esclusività della presentazione nelle sale in maniera più convincente di quanto abbiano James Cameron e Jon Landau”. E d'altronde, cos'altro vi sareste aspettati dall'autore di Interstellar, uno che continua a girare in pellicola Kodak nonostante sia ormai demodè, uno che continua a credere nella purezza del cinema (e dunque, della sala cinematografica) a costo di apparire fuori tempo massimo? 

[Leggi anche: Spielberg e J.J. Abrams sostengono Screening Room, il device che ti porta il cinema in casa]

Insomma, turbolenze in quel di Hollywood. Come finirà la vicenda di Screening Room? Noi teniamo le antenne alzate per eventuali aggiornamenti!