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Autore Pierre Hombrebueno :: 13 Dicembre 2014

Il suo ultimo film, "Exodus: Dei e Re", uscirà nei nostri cinema solamente il 15 Gennaio. Approfittiamone per ripassare la carriera di Ridley Scott: quali sono i suoi film migliori? E i peggiori? Ecco le nostre scelte

Russell Crowe in Il Gladiatore

Difficile parlare in questi termini di Ridley Scott, ovvero cercando di dividere i suoi film migliori da quelli peggiori. Se infatti non ci sono dubbi che egli sia un autore altalenante, capace di passare da pellicole entrate nella storia del cinema a robette che sembrano dirette dal primo mestierante trovato per strada, è anche vero, forse, che Ridley Scott non abbia mai fatto un film totalmente brutto o fallimentare, casomai diverse opere medie. Ma abbiamo voluto la palla e ora giochiamo, in attesa di quel Exodus: Dei e Re che uscirà nelle nostre sale il 15 Gennaio 2015.

I MIGLIORI
Blade Runner e Alien. E non siamo nemmeno noi a parlare, bensì la Storia del Cinema. Perché tutto si può dire di queste due opere, ma non che non abbiano influenzato tutto il cinema fantascientifico venuto successivamente. Blade Runner ha reso indelebile una visione decadente ed esistenziale della megalopoli futura, mentre Alien è entrato di diritto fra le creature più memorabili della settima arte.

A questi due, facciamo seguire Thelma & Louise, epocale film femminile e inno alla libertà diventato celebre anche per due interpreti in stato di grazia come Susan Sarandon e Geena Davis. E il contestatissimo Il Gladiatore? A noi piace e anche molto: puro epic americano e blockbuster per eccellenza in cui il grandeur non conosce limiti. E ancora: forse non proprio tra i suoi migliori, ma Black Hawk Down è una solida lezione di regia e montaggio; mentre in I Duellanti il nostro autore ha folgorato con un debutto già degnissimo di nota. 

I PEGGIORI
Il primo che ci viene in mente è Un'ottima annata – A Good Year, inutilissima pellicola con un Russell Crowe in viaggio fra le bellezze della Provenza: in pratica, trattasi di una commedia romantica dove già latita il romanticismo (genere tutt'altro che nelle corde di Scott), figuriamoci la commedia. Parecchio deludente è anche Le crociate – Kingdom of Heaven, tentativo di replicare il successo epico de Il Gladiatore, ma senza il medesimo pathos e capacità di gestire i giganteschi apparati produttivi in campo.

[Leggi anche: Ridley Scott sui sequel di "Blade Runner" e "Prometheus"]

Che dire poi di L'Albatross – Oltre la tempesta? Scott ce la mette tutta, ma a far affondare la baracca è una sceneggiatura banalissima che si sveglia troppo tardi. Infine, preso a sé Hannibal non sarebbe nemmeno da buttare, ma la delusione diventa inevitabile quando la si confronta con la pellicola originale, Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme; laddove quell'opera si riempiva di evocative sfumature, Scott ha invece riproposto il Doctor Lecter svuotandolo di carismatiche suggestioni.

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