Sta per uscire nelle sale italiane "Si alza il vento", ultimo capolavoro del maestro delle anime giapponesi Hayao Miyazaki, che ha annunciato il ritiro lo scorso anno alla Mostra del Cinema di Venezia dopo aver confermato nuovamente la sua genialità
Da Nausicaa della Valle del vento a Kiki – Consegne a domicilio, dalla Principessa Mononoke a La Città Incantata: in circa quarant’anni di attività Hayao Miyazaki non ha mai deluso le aspettative. Lo scorso anno, alla Mostra del Cinema di Venezia, dov’era in concorso, ha annunciato il suo ritiro. “La filosofia di Miyazaki unisce romanticismo e umanesimo a un piglio epico, una cifra di fantastico visionario che lascia sbalorditi. Il senso di meraviglia che i suoi film trasmettono risveglia il fanciullo addormentato che è in noi”. Così ha descritto il suo cinema il direttore Marco Muller. Si alza il vento [Kaze tachin] è il suo ennesimo capolavoro, il modo migliore per calare il sipario sulla cinematografia di un maestro del cinema non solo giapponese, ma mondiale, che ha lasciato un’eredità artistica indelebile. La proiezione del suo ultimo film al Giffoni Film Festival ha lasciato ammutolita una platea di giovani spettatori rimasti esterrefatti dinanzi a tale grandiosità.
La pellicola, tratta dall’omonima serie manga ideata da Miyazaki, narra il viaggio epico di un giovane di nome Jirō Horikoshi che va dall’inizio alla metà del secolo scorso. Il titolo è stato ispirato dal verso di Paul Valery in Le cimetière marin, "Le vent se lève!... il faut tenter de vivre", che assumerà una particolare importanza nel momento dell’incontro tra il giovane protagonista e quella che poi riconoscerà come la donna della sua vita. Si alza il vento racconta infatti la storia di Jirō, che da bambino coltivava il sogno di progettare un aeroplano, e che leggendo delle riviste specializzate, individua nella figura dell’ingegnere italiano Giovanni Battista Caproni il suo mentore. Costui diventerà per lui una sorta di guida virgiliana che gli apparirà regolarmente in sogno istruendolo lungo il cammino verso la realizzazione professionale. Due tra gli eventi storici più terribili avvenuti tra gli anni Venti e Cinquanta (ovvero il terremoto del 1922 e la Seconda Guerra Mondiale) che caratterizzano la sua vita, coincideranno paradossalmente con i suoi successi: l’incontro con la donna della sua vita, Naoko, e le sue soddisfazioni lavorative. Terminati gli studi Jirō partirà per la Germania dove troverà lavoro alla Mitsubishi, prima di diventare un brillante ingegnere aeronautico. Il talento, la passione e la forza di Jirō verranno messi tutti al servizio del suo scopo primario ovvero quello di progettare degli aerei più competitivi a livello internazionale. Diversi anni dopo rincontrerà Naoko e deciderà di sposarla nonostante quest’ultima, malata di tubercolosi, lotti ad ogni costo contro la morte. La donna resterà al suo fianco fin quando Jirō non riuscirà a progettare quegli famosi aerei di combattimento che furono utilizzati durante l’attacco alla base americana di Pearl Harbor.
Si alza il vento è il film più personale ed autobiografico di Miyazaki che da piccolo sviluppò una grande passione per gli aerei dovuta alla fabbrica di componenti per aerei di cui era proprietario il padre. Inoltre sua madre si ammalò di tubercolosi, la stessa malattia che colpisce Naoko nel film. Nonostante ciò, Si alza il vento differisce in modo abbastanza evidente dai suoi precedenti lavori. Il tenace e appassionato Jirō rappresenta il miglior personaggio dell’intero cinema di Miyazaki. I topoi classici dell’epica omerica si fondono con il lirismo dantesco nel racconto della vita di un uomo coraggioso e determinato e di un amore indissolubile e incontaminato. La coppia Naoko-Jirō ha poco da invidiare alle storiche love story del cinema hollywoodiano da Casablanca a Via col vento, dal Dottor Zivago a Titanic. In Si alza il vento sono presenti quasi tutti i temi cari al maestro: dall’infanzia agli eroi sfumati, dal pacifismo all’ambientalismo, dal volo all’amore. Il tutto viene però elaborato in maniera più intimistica. Naoko, ad esempio, non è la solita eroina del cosiddetto cinema femminista miyazakiano. È una donna fragile ma decisa, sensibile e comprensiva ma irremovibile nelle sue scelte. Il romanticismo e l’umanità sono dunque alla base dell’ennesimo capolavoro di un maestro impareggiabile del cinema d’animazione e non solo. Agli Oscar Si alza il vento è stato scalzato da Frozen della Walt Disney ma, considerati la genialità, il lirismo e la profondità di Miyazaki, non poteva essere una lotta ad armi pari. La pellicola uscirà nelle sale italiane, nelle giornate evento del 13, 14, 15 e 16 settembre, distribuita da Lucky Red.
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