Per festeggiare i 25 anni del cult "Fa' la cosa giusta", Spike Lee si è unito con Beats Music per realizzare un documentario di 22 minuti, il quale ha sottolineato come le tematiche affrontate dall'autore nell'89 non sono poi così lontane da oggi
Fa' la cosa giusta, considerato uno dei film più belli di Spike Lee (e la lista non è certamente corta, basti pensare a titoli come Summer of Sam – Panico a New York, Malcolm X e La 25a ora), compie finalmente 25 anni. Per festeggiare, l'autore afroamericano si è unito a Beats Music per realizzare un breve cortometraggio di 22 minuti sulla celebre pellicola. Diviso in due parti, il docu si concentra inizialmente su Spike Lee, Danny Aiello e lo scenografo Wynn Thomas, mentre attraversano i luoghi di riprese del film rivelandoci aneddoti e interessanti dettagli sulla lavorazione in quel quartiere. Poi, l'opera si focalizza invece sulla super festa che il cineasta ha tenuto lo scorso Giugno, alla presenza di rinomate personalità come Dave Chappelle, Erykah Badu, Mos Def, Wesley Snipes e addirittura i Public Enemy, che si sono esibiti in un'apparizione musicale a sorpresa. Insomma, Do the right thing 25 Year Anniversary: A Beats Music Experience è senz'altro un autentico regalo per i fan della pellicola diventata cult, anche perchè le tematiche che Spike Lee ha affrontato nel 1989 sono così vive e attuali ancora oggi, tra deliri razziali, abuso di potere da parte della polizia, e interi quartieri ghettizzati per gli extracomunitari sempre più disconnessi fra loro. D'altronde, basterebbe accendere su un qualsiasi telegiornale statunitense per beccarsi la news del solito afroamericano / cinese / messicano pestato dalla polizia o da gang rivali: nell'89 Lee ce lo raccontava con l'energia adrenalinica e logorroica che poi sarebbe diventato puro stile da imitare e amare, ma oggi, a farsi vivo è l'amaro in bocca per una delle questioni sociali più scottanti che è rimasta tale e quale a distanza di un quarto di secolo.
Nel frattempo, ricordiamo che è uscito da pochi mesi nelle sale americane il nuovo joint firmato Spike Lee, Da Sweet Blood of Jesus, storia di esseri umani amanti del sangue interpretata da Stephen Tyrone Williams, Zaraah Abrahams e Rami Malek. Attualmente ancora priva di distribuzione italiana, la pellicola è stata accolta tiepidamente dalla critica: per The Guardian non è un'opera totalmente riuscita, mentre per The Playlist è addirittura brutto e senza motivo di esistere. Insomma, i critici non si prostrano più ai piedi di Spike Lee come una volta, e questo potrebbe essere un valido motivo per ritornare indietro nel tempo e godersi le sue opere migliori.
Qui, in operazione di nostalgica celebrazione, il documentario sui 25 anni di Fa' la cosa giusta:
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