Gli youtubers protagonisti al Giffoni Film Festival. Nirkiop, The Jackal, Claudio Di Biagio e Luca Vecchi, incontrano i ragazzi delle giurie del Giffoni Experience
Quest’anno poker di youtubers al Giffoni Experience con i Nirkiop, i The Jackal, Claudio Di Biagio e Luca Vecchi. Già nell’edizione 2012 del Giffoni film festival, Guglielmo Scilla, alias Willwoosh, noto youtubers italiano, varcava le soglie dell’evento ideato da Claudio Gubitosi, da sempre particolarmente attento alle novità e ai fenomeni emergenti.
Il primo incontro è stato con i Nirkiop che, forti del successo del primo lungometraggio La Matricola e campioni di visualizzazioni su YouTube, a settembre torneranno sul set per il secondo film: La teoria della birra. «Veniamo dal web - hanno raccontato alla Masterclass - e non lo rinneghiamo, ma YouTube la consideriamo una vetrina. Sul web abbiamo lanciato un format prendendo come sceneggiatura la realtà. Il nostro sogno oggi è il cinema». E il sogno dei Nirkiop, infatti, continua con il secondo lungometraggio, che vanterà la stessa squadra di tecnici che realizza le pellicole di Paolo Virzì: «Nel secondo film racconteremo quattro storie intrecciate che parlano delle scelte che uno si trova a fare quando è ubriaco che poi sarebbero le stesse che una persona farebbe anche da sobrio». I Nirkiop hanno ribadito il loro legame con la città d’origine, Taranto: «Abbiamo sempre visto la gente andarsene da Taranto e non abbiamo mai capito perché. Noi il pizzo non l’abbiamo pagato per fare il nostro film e comunque avremmo detto di no. Taranto va solo sulla cronaca nera ma la città ha anche alcune location, dove i registi vengono, rubano le inquadrature e se ne vanno». I Nirkiop puntano sul cinema, dunque, e non sono interessati alla televisione: «Per ora non ci pensiamo e comunque non abbiamo svenduto il nostro progetto alla televisione. Quando hai la forza di dire no a cose che non ti piacciono, allora va bene. Se fai un film, però, un’ospitata televisiva ti serve. La televisione è necessaria come canale di promozione».
Poi è stata la volta di Claudio Di Biagio e Luca Vecchi che hanno parlato di Vittima degli eventi, mediometraggio liberamente ispirato al fumetto di Dylan Dog, che sarà distribuito sulla piattaforma YouTube dei The Jackal da ottobre 2014. Anche Claudio e Luca oggi sognano il grande schermo. Parola d’ordine: fare senza piangersi addosso. La crisi «non deve diventare un alibi – ha dichiarato Di Biagio – è vero in Italia non è semplice lavorare, ma se t’impegni un po’ di spazio riesci a trovarlo. Se non lo fa la nostra generazione, chi deve farlo?». E allora il sogno diventa realtà, come quello di fare un mediometraggio dedicato a Dylan Dog, materia complicata da manipolare. Anche dal punto di vista burocratico. Loro ce l’hanno fatta, grazie all’incoscienza, dicono entrambi. Di Biagio e Vecchi, concludono il loro intervento consigliando ai ragazzi della Masterclass di dosare con equilibrio la giusta miscela di studio e intraprendenza: «Sto studiando il cinema facendo un percorso parallelo – ha dichiarato Di Biagio – facendolo o meglio provando a farlo. Certo, studiare è importante. A 23 anni non sei un regista tanto che io dico di essere un aspirante tale». Fare sempre e comunque e immagazzinare competenza: «Il consiglio che posso dare – ha concluso Luca Vecchi - è quello di fare, ma anche quello di studiare. Il problema oggi è il bombardamento d’input. Siamo convinti che possiamo fare più cose e farle bene ma non è così».
In chiusura alla Masterclass di venerdì hanno partecipato i The Jackal. Milioni di visualizzazioni su YouTube e un'ironia coinvolgente alla quale non hanno resistito personaggi come Alessandro Gassman, Lino Banfi, Caparezza, i 99posse. I The Jackal hanno presentato in anteprima la seconda puntata de Gli effetti di Gomorra sulla gente, ennesima parodia di successo, dopo quella di Don Matteo, con la partecipazione di Salvatore Esposito nei panni proprio del boss della camorra Genny Savastano, ruolo interpretato nella serie Gomorra trasmessa su Sky. "La demenzialità è solo un pretesto per parlare di cose più serie con leggerezza", hanno detto i videomakers in sala a Griffoni “YouTube ha attuato una grande rivoluzione: ha creato un posto virtuale, dove mettersi alla prova, e questo è importante per i ragazzi". "Ciò che ci differenzia dai nostri colleghi è che il nostro lavoro non consiste solamente in clip virali, ma abbiamo una vera casa di produzione con la quale facciamo video per diversi clienti". Il rischio di essere criticati per produrre dei video su commissione c'è, ma loro non se ne preoccupano "Abbiamo scelto solo produzioni dove avevamo piena libertà creativa, gli sponsor servono per mantenere vivo il lavoro".
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