I giurati del Giffoni Film Festival sono letteralmente impazziti all'arrivo del regista Giacomo Campiotti e di giovani protagonisti della serie tv "Braccialetti Rossi", applaudendo i loro beniamini e cantando a squarciagola la colonna sonora
I ragazzi del Giffoni Film Festival non avevano ancora gioito così tanto durante questa 44esima edizione. I protagonisti della serie Braccialetti Rossi, accompagnati dal regista Giacomo Campiotti, li hanno estasiati. La miniserie televisiva, composta da 6 episodi e andata in onda su Rai 1 dal 26 gennaio al 2 marzo, ha registrato degli ascolti record con più di 6 milioni di telespettatori. Un successo che parte dalla Spagna con la serie Polseres Vermelles, ispirata alla storia vera dello scrittore spagnolo Albert Espinosa, che è guarito dal cancro dopo un percorso lungo dieci anni per poi raccontare la sua storia in un libro. Un successo inimmaginabile anche per il produttore Carlo Degli Esposti che ne è entusiasta. “Ne vidi una puntata in Spagna e mi decisi ad acquistarne i diritti prima di ripartire. L’ho potuto acquistare solo per l’Italia perché Spielberg era già in trattativa per il remake americano. Sono contento che il pubblico abbia saputo subito distinguere il nostro prodotto dagli altri”. In autunno infatti il canale tv americano Fox manderà in onda Red Band Society, la versione americana della serie televisiva Polseres Vermelles, dalla quale è stato tratto Braccialetti Rossi, che conterà nel cast anche l'attrice premio Oscar Octavia Spencer. La direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta non può che esprimere la sua immensa soddisfazione. “Oggi mi viene da dire che è un prodotto di cui non potevamo fare a meno”, ha osservato. “Credo che sia un grande romanzo di formazione che resterà nella memoria collettiva e soprattutto dei ragazzi della nuova generazione. La Rai vuole riuscire a dare voce a quei punti di vista che fino ad oggi sono stati ignorati”.
La graziosa Aurora Ruffino, che in Braccialetti Rossi interpreta Cris (Cristina), detta La Ragazza poiché unica ragazza del gruppo e ricoverata per anoressia, ha poi preso la parola. “Stamattina abbiamo visitato il reparto oncologico di Salerno, dove c’erano dei ragazzini veramente molto malati. Ci hanno accolto con grande calore. La persona che mi ha colpita di più è stato un ragazzo che ci ha ringraziati perché per la prima volta a scuola hanno smesso di vederlo come il ragazzo malato e lui si è sentito finalmente normale”. Mirko Trovato, che interpreta Davide detto Il Bello, ha raccontato un aneddoto molto divertente. “Un signore di 60 anni mi ha fatto trovare un uovo di Pasqua gigante fuori casa che conteneva un mobiletto. Credo che il successo della serie sia dovuto al fatto di aver sottolineato la normalità della vita di chi è malato”. Il suo personaggio, Davide, muore nel corso della quarta puntata durante un’operazione al cuore. Niente paura, lo ritroveremo anche nella seconda serie che andrà in onda il prossimo anno. “Ci sarà, non possiamo aggiungere altro”, ha sottolineato Campiotti. Il successo della serie è legato inoltre alla coinvolgente colonna sonora, le cui canzoni sono state intonate durante l’attesa dalle accanite fan in preda a veri e propri attacchi isterici. “Stefano Lentini comporrà anche la colonna sonora della seconda serie. La musica è il mezzo più veloce per arrivare a questi ragazzi. Io ho adottato lo stesso sistema di Bianca come il latte e Rossa come il sangue con degli intermezzi musicali che spezzavano la tensione. Laura Pausini e tanti altri artisti ci hanno sostenuto fin dal primo momento, spalancandoci le porte”.
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