A Milano dal 29 ottobre al 9 novembre si svolgerà la XXIV edizione di “INVIDEO, Mostra Internazionale di video e cinema oltre”, quest'anno omaggia Alberto Signetto
In un'era in cui la parola “globalizzazione” viene sempre più utilizzata, a volte anche strumentalizzata, il mass-mediologo Marshall McLuhan cerca di andare oltre: non più "villaggio globale" ma "Orizzonti globali" per sottolineare lo sguardo che si adegua al cambiamento dei tempi. Questo accade anche nell'ambito dell'espressione artistica tanto che il fil rouge della XXIV edizione di INVIDEO saranno proprio gli Orizzonti globali. Ci sono rassegne in Italia che meritano di essere sempre più conosciute e INVIDEO è tra queste visto il proposito di interdisciplinarità e il tentativo di "meticciare i linguaggi" come ben sottolinea, nel corso della conferenza stampa (svoltasi il 22 ottobre), l'Assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno.
La "Mostra Internazionale di video e cinema oltre" diretta da Romano Fattarossi e Sandra Lischi si svolgerà dal 29 ottobre al 9 novembre coinvolgendo diversi spazi della città di Milano (Fabbrica del Vapore, Spazio Oberdan, IED Istituto Europeo di Design, Chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro) cercando così di fare incrociare i pubblici, oltre che le arti. Quest'edizione è dedicata ad Alberto Signetto, artista e documentarista scomparso il 28 gennaio scorso, sempre molto vicino alla kermesse. Lo si omaggerà con la presentazione di alcuni suoi lavori (tra cui Architetture olivettiane a Ivrea (1999), documentario su Adriano Olivetti, il movimento di Comunità e i cambiamenti urbanistici e sociali nella città-laboratorio di Ivrea dagli Anni Cinquanta a oggi) e con un affettuoso ritratto, Sympathy for Red Rhino, realizzato dalla regista torinese Marilena Moretti. Tra un migliaio di opere arrivate, ne saranno proposte al pubblico 34 provenienti da molti Paesi e ad accompagnarle arriveranno anche molti autori come Leonardo Carrano, Gérard Courant, Erich Busslinger e tanti altri.
Quest'anno INVIDEO si articola in 8 percorsi di visione in cui potersi orientare: «EMERGENZE reali o immaginarie del Pianeta Terra; FESTIVAL, COLLEZIONI e SCUOLE in dialogo con realtà culturali del mondo (ospite del 2014 FUSO, festival di video arte di Lisbona); le GENEALOGIE e i MONDI con storie di famiglie e di paesi vicini e lontani. Il sentiero tracciato dalla Mostra prosegue occupandosi di RITMI e POESIA, di RITRATTI di artisti su vite di altri artisti e di METAMORFOSI, attraverso video che indagano il confine tra realtà e irrealtà, mettendo in scena alcune delle più affascinanti sperimentazioni visive di questa edizione» (dal comunicato stampa).
Un aspetto molto importante della Mostra è legato alla formazione, per cui non stupisce che l'inaugurazione del 29 ottobre sia affidata a un progetto di tesi proposto dallo IED: la suggestiva video installazione Sogni capovolti di Martina Rocchi e Alessandro Mascia. Quest'opera è stata realizzata in collaborazione con il Teatro Grande di Brescia e la Fondazione Brescia Mus in occasione del 40esimo anniversario della strage di Piazza della Loggia e questo, ci permettiamo di sottolinearlo, dimostra anche l'impegno civile delle nuove generazioni e delle scuole.
Tra i molti appuntamenti, vogliamo segnalarvi due chicche: la prima milanese dei Cinematons di Gérard Courant, il film più lungo e sempre in divenire della storia del cinema vista la continua aggiunta di ritratti di artisti - sarà proposto come striscia quotidiana (ovviamente degli estratti) prima delle proiezioni allo Spazio Oberdan, oltre che durante l'incontro con l'autore. Altra anteprima interessante è quella di XY, opera video-musicale (un omaggio al compositore Franco Donatoni) con performance live di Enrico Intra e Alex Stangoni (quest'ultimo è un performer nell'ambito del live electronics), un incontro tra mo(n)di di far e vivere la musica. Nell'ottica di educare gli sguardi ci saranno anche due lectio: una tenuta dagli Urbanscreen e l'altra da Mihai Grecu, i primi porteranno il loro videomapping delle città, il secondo presenterà la sua videografia completa. Vi indichiamo, in ultimo, Cinepoema, il ritorno di Giuliano Scabia al Piccolo Teatro dopo quarant'anni.
I direttori artistici ci tengono a sottolineare che la loro attenzione è rivolta a opere con "un tasso d'innovazione linguistica che non sia solo un mero gioco visivo" e, forse, è anche per questa ragione se INVIDEO è diventato, negli anni, "il più importante archivio in Italia di video arte".
Non possiamo essere esaustivi per cui vi invitiamo a consultare dettagliatamente il programma di INVIDEO 2014.
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