Da "Survive Style 5+" di Gen Sekiguchi a "The Happiness of The Katakuris" di Takashi Miike, ecco alcuni imperdibili film giapponesi assolutamente deliranti, bizzarri, folli e intrippati
Se pensiamo - parlando di cinema - agli aggettivi bizzarro, strambo, delirante o impazzito, la mente non può che volgere al lontano Oriente, e più precisamente al Giappone, patria di alcuni tra i registi più crazy mai apparsi nel panorama della settima arte. E che ci crediate o meno, spesso ad esser nate dalle loro mani sono delle autentiche perle, delle visioni imprescindibili per chiunque osi definirsi un cinefilo.
Prendiamo ad esempio Takashi Miike, che durante la sua carriera di pazzie ne ha fatte sicuramente diverse, compreso l'ultimo Yakuza Apocalpyse, intrippante commistione di vampiri, yakuza, peluche giganti, creature leggendarie e quant'altro. Ma se dobbiamo scegliere un solo titolo diretto da lui, allora segnaliamo assolutamente The Happiness of the Katakuris, che mescola la commedia più grottesca con il musical, gli zombie con l'apocalisse, Thriller di Michael Jackson con Tutti insieme appassionatamente: insomma, da non uscirci vivi!
Un altro celebratissimo autore è poi Sion Sono, che nel corso degli anni è diventato un regista di culto grazie a pellicole come Suicide Club, Love Exposure, Cold Fish e Himizu. Il suo ultimo lavoro, Tag, rende sicuramente giustizia a eventuali aspettative: al centro della scena, un gruppo di studentesse trucidate da un misterioso vento soprannaturale, e questo è solo l'inizio di un delirio che sdoppia (anzi: triplica) la protagonista fino a farci perdere ogni possibile orientamento geografico in questo labirinto che chiamiamo esistenza postmoderna.
E proseguendo nella sperdutezza, ecco Survive Style 5+ di Gen Sekiguchi, storia corale di svariati personaggi alle prese con le loro esistenze sull'orlo del non-sense, tra un padre di famiglia che crede di essere un pollo, un marito che ogni giorno tenta di ammazzare la moglie senza mai riuscirci, e un sicario britannico (niente di meno che Vinnie Jones!) che se ne va in giro chiedendo domande esistenziali alle persone. E alla fine, a formarsi sarà un meraviglioso puzzle tanto caldo quanto commovente e inaspettato, un memorabile epilogo che colpisce dritto al cuore.
[Leggi anche: 6 film di Takashi Miike che dovreste vedere prima di morire]
Infine, tornando indietro nel tempo, non perdetevi Hausu di Nobuhiko Obayashi, horror commedia in acido su un gruppo di ragazze in vacanza in una misteriosa casa spettrale. Gli effetti visivi viaggiano perennemente tra il trash più ridicolo e il genio più incontrollato, e a rimanere, dopo i titoli di coda, è la sensazione di aver appena vissuto un'esperienza mistica assuefacente più unica che rara. In pratica: il cult del cult del cinema nipponico!
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