Da Kubrick a Lynch, alcune opere che ci hanno lasciato interrogativi che probabilmente non risolveremo mai
Un bel film non dev’essere per forza chiaro. Ci sono finali che possono rimanere sospesi, scene che richiedono la massima concentrazione e film che dobbiamo rivedere diverse volte prima di coglierne un significato. Gli enigmi possono non essere frustranti, infatti quando un regista o uno sceneggiatore scelgono di giocare con le nostre aspettative spesso si può rivelare anche una mossa divertente. Abbiamo scelto alcuni dei film enigmatici che più ci sono piaciuti, ecco a voi una breve lista:
Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti
Apichatpong Weerasethakul è il regista thailandese più conosciuto e apprezzato nel mondo. Il suo stile lento e sognante non può prescindere dalla sua terra d’origine, questo spesso allontana la maggior parte del pubblico occidentale che si ritrova estremamente disorientato davanti alla sua poetica così diversa dai nostri canoni. Questo film che ha vinto la Palma d’oro parte da un’idea molto semplice: lo zio del titolo è un anziano che sul letto di morte comincia a pensare alla sua esistenza e alle vite di tutti gli organismi in cui si è incarnato nei secoli.
Shining
Può sembrare strano trovare il film horror di Stanley Kubrick in quest’elenco, ma se ci pensate bene moltissime cose nell’Overlook Hotel sono avvolte da un’inquietante e irrisolta patina di mistero. Gli studiosi hanno provato a leggere la vicenda attraverso decine di simbologie diverse, nessuno però probabilmente riuscirà mai a darsi delle risposte chiare circa questo capolavoro che sa instillare dei dubbi tanto affascinanti quanto irrisolti.
Persona
È facile dire che il film di Bergman affronta il tema del doppio e dell’incomunicabilità passando per tutti quei temi cari al cineasta come l’esistenza di dio e la malattia; un’altra cosa però è dare una spiegazione a tutti quei simboli e particolari che troviamo sparsi per l’intera durata della pellicola. Quello che inizia “semplicemente” come un film drammatico (sulla prima sequenza meta cinematografica si potrebbero scrivere decine di pagine) si trasforma ben presto in uno psicodramma impenetrabile ed onirico.
[Leggi anche: 10 cose che ogni regista dovrebbe imparare da David Lynch]
Inland Empire
David Lynch ha costruito quasi tutta la sua carriera sull’idea di inquietare e giocare con le sicurezze del suo pubblico. Le sue atmosfere dark, da incubo e avanguardistiche fanno in modo che chi guarda abbandoni qualsiasi punto di riferimento legato alla realtà e si immerga nel suo universo narrativo. Inland Empire è uno dei suoi film più misteriosi e coraggiosi, girato interamente in digitale con una macchina a mano per rafforzare la sensazione di trovarsi all’interno di un inconscio altrui.
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