"A Show of Hands": le mani nella storia del cinema. Video

Esattamente come le facce e le parole, anche le mani possono contribuire a raccontare una storia. Il cinema lo sa benissimo, e nel corso degli anni non ha mai smesso di sfruttarle come motore di comunicazione ed espressione, dai classici fino alle pellicole più recenti. Ad averci fatto un bel video-montaggio è l'editor Thor Cormer, che ha uploadato sul proprio canale Youtube un filmato intitolato A Show of Hands – Movie Supercut, 8 minuti con protagoniste proprio le mani e la maniera in cui sono state sfruttate dalla settima arte. 

Ad esempio, abbiamo i gesti maniacali di Brad Pitt in L'esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam, così come quelli di Steve Martin in Un biglietto in due di John Hughes. Poi, si passa all'ansia con la Mia Farrow di Rosemary's Baby e il Christopher Lloyd di Chi ha incastrato Roger Rabbit?, fino all'indimenticabile Bruce Campbell di La casa 2. A seguire ancora, le immagini più variegate e gli usi più distanti, e pensiamo alla sequenza tratta da Brazil di Terry Gilliam. 

Un focus, questo, che ci fa veramente capire quanta poca attenzione diamo alle mani durante le nostre visioni, rapiti come siamo dai dialoghi o dal quadro generale della composizione. Che poi, in verità, è anche ciò che facciamo regolarmente nella vita quotidiana: conosciamo una persona nuova, e magari finiamo per ricordarci il suo viso e la sua voce a memoria, ma non certamente le sue mani.

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Insomma, il lavoro di Cormer potrebbe esser preso proprio per un invito: la prossima volta che guardate un film, provate a prestare una certa attenzione anche alle mani, e non si sa mai che vi siano dati degli input aggiuntivi che mai vi sareste aspettati!