Will Ferrell doveva vestire i panni di Ronald Reagan - presidente degli Stati Uniti da 1981 al 1989 - in un atipico biopic che poteva guardare di più alla commedia piuttosto che alla ricostruzione storica, ma ha rinunciato a causa delle proteste
Se c'è una categoria di biopic che sembra proprio non passare mai di moda a Hollywood, quella è certamente quella dedicata ai grandi politici della storia americana. Il prossimo della lista? Niente di meno che Ronald Reagan, la star cinematografica che – dal 1981 al 1989 – guidò la nazione più potente del mondo. E chi potrebbe mai vestire i panni di un personaggio così ricco di storia? Magari Daniel Day Lewis? Tom Hanks? Qualche meticoloso trasformista vincitore di plurimi Oscar? Niente affatto, dato che l'anomala scelta è caduta niente di meno che su... Will Ferrell! Sì, proprio il comico che ci ha fatto tutti ridere con pellicole quali Zoolander e Anchorman.
Come avrete ormai intuito, allora, il progetto sarà un biopic sui generis: tratto da una sceneggiatura di Mike Rosolio, il film non ricostruirà l'intera vita del presidente, ma partirà direttamente dal suo secondo mandato alla Casa Bianca. Qui vedremo Reagan colpito dall'Alzheimer, e uno stagista che dovrà convincerlo di essere solamente un attore che sta interpretando la parte del presidente! Insomma, più commedia che ricostruzione storica, di quelle che, se fatta come si deve, potrebbe decisamente ricevere molti applausi da critica e pubblico.
A produrre l'operazione sarà la stessa Gary Sanchez Production di Ferrell, ma per il momento a essere assente è il regista. Chi potrebbe essere l'autore più adatto per un film simile? Se volessero puntare davvero alla comicità, Adam McKay suonerebbe ideale, ma anche tanti altri cineasti dal guizzo più personale potrebbero fare al caso.
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Proprio ieri sera è arrivata la notizia della rinuncia da parte di Will Ferrell, a causa di una reazione che si è trasformata in pubblico disappunto e protesta forse per una caricatura dello stesso personaggio inventato, derivante fin troppo dagli effetti del morbo di Alzheimer. Non solo i figli dello stesso presidente, ma perfino l'Associazione dei malati di Alzheimer ha tuonato che non è bene scherzare sulla gravità della malattia, prendendola così sottogamba e nella dichiarazione di ieri, venerdì 29 aprile, si è detta "costernata per il fatto che qualcuno producesse un film giocando sulla comicità di un individuo derivante dalla malattia".
Anche la Reagan Foundation ha annunciato il suo dispiacere per il coinvolgimento di Will Ferrell nel progetto.
Con queste nuove, l'abbandono deciso da Ferrell, il progetto di questo film rimane in una impasse pressoché irrisolvibile. Ricordiamo che prossimamente Ferrell sarà anche nella nuova fatica registica di James Franco, Zeroville, dove affiancherà, tra gli altri: Megan Fox, Seth Rogen, Dave Franco, Joey King, Danny McBride, Jacki Weaver e Mia Serafino.
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