10 motivi per cui la cerimonia dei David è stata penosa

Tralasciando i vincitori (che possono piacere o meno), la cerimonia dei David di Donatello, andata in onda sulla Rai, ha dimostrato ancora una volta di essere il programma più disgustoso della televisione italiana. Ma proprio senza possibili rivali, come se la produzione si fosse totalmente impegnata nel regalarci gaffe ed errori, momenti trash e forte imbarazzo nazionale. Qui vi elenchiamo i nostri 10 motivi, ma in verità potrebbero essere tranquillamente 100.

1) I David di Donatello vogliono spacciarsi per gli Oscar Italiani, ma forse dovrebbero prima trovare un luogo migliore dove svolgere la cerimonia. Non pretendiamo molto, ma almeno una venue con delle sedie che non sembrino fatte di plastica: quelle si usano solo per le feste dei bambini!

2) Eccoci finalmente alla prima categoria: Miglior Regista Esordiente. Ovviamente, il conduttore Paolo Ruffini, nell'elencare i nominati, si scorda di annunciare Sydney Sibilia, probabilmente perchè ha un nome poco comune. Poco tardi si scusa, ma ormai il danno è fatto!

3) Momento incredibile con Stefania Sandrelli. La domanda che le viene posta è lecita: “Lei ha lavorato con grandi attori come Gassman e Manfredi. Come ha fatto a lavorare anche con Ruffini?”. L'attrice, che si è evidentemente scordata di aver interpretato la madre del comico in La prima cosa bella, si guarda attorno cercando di capire bene il riferimento alla domanda. Attimi di gelo.

4) I videoclip mostrati per presentare i nominati sono stati palesemente scelti a caso. Tipo hanno messo su i dvd facendo partire delle scene casuali, in totale random.

5) Premio speciale a Sophia Loren. Paolo Ruffini la chiama “Signora” (Signora?! Dovreste tutti chiamarla “Sua Altezza”!!!), e poi la riempie di battute degne dei peggiori camionisti. “Signora Loren, ma lei è ancora una bella topa!!”. La grande attrice, con nonchalance, evita di scomporsi, ma l'imbarazzo della sala è palpabile.

6) Premio onorario postumo al grande compositore Riz Ortolani. Sale sul palco la moglie Katyna Ranieri, che inizia un discorso commovente sul marito. Ad un tratto però partono le musiche per stopparla. “Signora, non abbiamo molto tempo, mi spiace” spiega la conduttrice Anna Foglietta. Povero Ortolani, bloccato anche dall'al di là!!

7) Un altro premio speciale, stavolta a Carlo Mazzacurati, autore scomparso lo scorso Gennaio. Sono sul palco, per onorare la sua memoria, 5 o 6 persone, tra cui Giuseppe Battiston, Valerio Mastandrea e Marco Messeri. Dovrebbero essersi preparati un discorso (è il minimo, almeno nel rispetto dei familiari del regista), ma tutto ciò che fanno è passarsi la parola a vicenda, non sapendo bene cosa dire. Ruffini: “Parla tu Mastandrea!”. Mastandrea: “No, parla Battiston! Ho deciso che parla Battiston!”.

8) Ad un certo punto, il caos è così elevato che sono i conduttori i primi a non capire più nulla. “Ma sì, uscite dove vi pare, tanto ormai qui... ” dice rassegnata Anna Foglietta. Ora, l'organizzazione è l'elemento basilare per questi tipi di cerimonie: mica siamo alla sagra del culatello perdio!!

9) Parlando di organizzazione, non scordiamoci che la cerimonia si è aperta con della gente che passava di fronte alle telecamere, come fossimo al mercato, tra gente che arriva in ritardo e altri che entrano in sala quando gli pare e piace. Ma d'altronde, come dimostrano le varie inquadrature sul pubblico, qui ognuno sta chiacchierando per i fatti suoi, fregandosene altamente della diretta.

10) Siamo quasi alla fine (per nostra fortuna), tocca alla categoria Miglior Produttore. I conduttori leggono la cinquina, dimenticandosi però i nomi dei candidati e dicendo solo i titoli dei film. Come se i produttori fossero entità fantasma, i cui nomi non vale nemmeno la pena citare. "E i candidati come Miglior Produttore sono: La Grande Bellezza, Il Capitale Umano, etc etc." Poveri anonimi, eppure i soldi per realizzare le pellicole ce li han messi loro...