"The Last of Us": Sam Raimi parla del difficile sviluppo della pellicola

Nel corso di quest'anno, il creatore di The Last of Us ed autore del copione della pellicola, Neil Druckman, aveva rivelato che l'adattamento cinematografico stava attraversando un periodo di sviluppo infernale e che, nel corso di un anno in mezzo, non erano stati effettuati progressi.

In data odierna, però, il celebre regista Sam Raimi, il quale è legato alla pellicola in qualità di produttore, ha parlato ai microfoni di IGN di come sia andato il processo di sviluppo. Ecco le sue dichiarazioni:

"Quando ci siamo recati da Neil, in rappresentanza della Ghost House Pictures, speravamo di raggiungere un accordo ed ottenere i diritti come facciamo per ogni progetto. Lui si è recato da Sony e, non voglio essere politico a riguardo, temo che abbiano delle opinioni contrastanti sulla realizzazione della pellicola. La mia Compagnia non possiede ancora i diritti quindi ho le mani legate. La Sony mi ha assunto come produttore ma i diritti appartengono interamente a loro e, purtroppo, non posso ottenerli in maniera gratuita. Fino a quando Neil e Sony non troveranno un accordo, non potrò aiutarlo. In caso il progetto dovesse andare avanti, invece, sarò ben felice di iniziare la mia avventura con loro".

Sempre nel corso di quest'anno e mezzo, si era sparsa la voce secondo cui la giovane attrice di Games of Thrones, Maisie Williams, fosse stata scelta per interpretare Ellie ma nulla è stato poi confermato, limitandosi a un semplice rumor.

The Last of Us è un celebre videogame, uscito in esclusiva su PS3 e poi su PS4, che segue la storia dei sopravvissuti Joel ed Ellie, una giovane e capace ragazza, nel loro viaggio attraverso un mondo radicalmente trasformato. Gli eventi si svolgono vent’anni dopo che una pandemia infettiva diffusa dal virus Cordyceps ha devastato il corso dell’umanità.

Queste due persone, che sono state messe insieme per caso, devono prendere decisioni importanti per sopravvivere. The Last of Us esplora i temi della sopravvivenza, della lealtà, dell’amore e della redenzione in una spedizione emotivamente interessante che ci fa attraversare gli Usa post-epidemia.