Il regista americano Paul Schrader ha criticato l'ultimo film di Damien Chazelle “Babylon”, sostenendo che manca di accuratezza storica
Il regista americano Paul Schrader ha criticato l'ultimo film di Damien Chazelle “Babylon”, sostenendo che manca di accuratezza storica. Diciamo subito che Babylon tocca la spinosa questione della corruzione hollywoodiana... Si collega direttamente ai registi della prima Hollywood come David Griffith che girò Intolerance, film in cui la ricostruzione di Babilonia non era semplicemente un vezzo scenografico. Babilonia è il soggetto di un altro regista, Kenneth Anger, che svelò molti scandali, ma soprattutto l'appartenenza di Hollywood alle elite sataniste pedofile.
Schrader interviene, ma solletica appena la questione che è molto più controversa.
"BABYLON è molte cose, ma certamente non è ben documentato", ha detto Schrader in un post sulla sua bacheca di Facebook alla vigilia di Natale. Il regista che è anche l'autore del famoso Taxi Driver e della recitazione come sceneggiatore e regista di American Gigolo, si è anche chiesto se Chazelle sia stato diligente con la sua ricerca per il film, che è incentrata sull'ascesa e la caduta di non pochi sognatori di Hollywood negli anni '20.
“Dopo aver letto una serie di articoli dedicati sulla voluminosa 'ricerca' dei cineasti, mi stavo grattando la testa. Qualche storico del cinema concorda sulla presunta storicità del film? Schrader ha interrogato nel post, che ha avuto 128 commenti ed è stato condiviso 12 volte.
Babylon è interpretato da Brad Pitt, Margot Robbie e Diego Calva, e ha portato a casa ben 4 milioni di dollari al botteghino nazionale rispetto all'enorme successo al botteghino di 471,2 milioni di dollari di Chazelle con La La Land. Babylon mette in luce gli attori dell'era del muto e il passaggio all'era dei "talkie" per i film.
Durante un'intervista con IndieWire, Chazelle ha menzionato la sua ricerca nel settore in quel periodo iniziata più di 10 anni fa.
"È stato un piccolo tesoro in cui ho continuato a immergermi per molti anni", ha detto Chazelle. “La ricerca è stata così avvincente che ci è voluta una decisione consapevole per dire finalmente: 'Ora o mai più. Questo dovrebbe essere il film che dovrei provare a fare adesso.' Quindi devo chiudere il libro, guardare questi appunti che ho raccolto nel corso degli anni, questa massa densa di materiale impenetrabile, e capire effettivamente quale sarebbe la tabella di marcia. Devo prendere un machete per questo e trasformarlo in una storia. Quindi interrompere una parte del processo per iniziarne un'altra ha richiesto un cambio di marcia consapevole".
Beh, sarà stata pure non tanto documentata la ricerca di Chazelle, ma di certo non tocca il cuore della faccenda, molto più controversa di una corruzione ed appartenenza dello star system a poteri forti ai quali deve dare sempre conto e ragione...
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