Ritratto di Simone Malacarne
Autore Simone Malacarne :: 29 Dicembre 2015

2015, anno di nuovi attori e attrici da seguire con particolare attenzione. Interpreti che non conoscevamo o che sottovalutavamo, ma che si sono lanciati con energia nel firmamento intagliando il proprio nome sulla mappa del cinema

Daisy Ridley

2015, anno di nuovi attori e attrici da seguire con particolare attenzione. Interpreti che non conoscevamo o che sottovalutavamo, ma che si sono lanciati con energia nel firmamento intagliando il proprio nome sulla mappa del cinema. Future promesse, forse, a meno di inaspettati errori o bruciature. 

Il nuovo Star Wars di J.J. Abrams, ad esempio, non ha visto solo la (ri)nascita della forza, ma anche di una carismatica donzella come Daisy Ridley, qui al suo debutto cinematografico dopo alcune piccole partecipazioni in serie tv come Testimoni silenziosi e Mr. Selfridge. E per molti, è già il miglior personaggio femminile mai apparsa nella saga, anche più della Principessa Leila (Carrie Fisher) e Padme (Natalie Portman).

Dalla Galassia Lontana Lontana è anche John Boyega. L'avevamo già notato in Attack the Block – Invasione Aliena di Joe Cornish, ma è in Guerre Stellari che si mette finalmente al centro della scena, creando il character più spassoso del sequel, in parte tormentato e in parte comico, un po' sfigatello ma anche carico di umano eroismo vicino alla commozione.

Non sappiamo voi, ma noi siamo rimasti particolarmente affascinati anche dall'Olivia Cooke di Quel fantastico peggior anno della mia vita di Alfonso Gomez Rejon. Prima di allora l'attrice aveva recitato solamente in horrorazzi e nell'ottima serie Bates Motel: ora che l'industria si è finalmente accorta di lei, a volerla è addirittura sua maestà Steven Spielberg, che l'ha ingaggiata come protagonista del suo prossimo sci-fi, Ready Player One.

Ancora: all'ultimo Festival di Venezia, il nostro tifo era tutto per il piccolo Abraham Attah di Beasts of No Nation, che volevamo assolutamente vedere sul palco come Miglior Attore. Purtroppo, la Coppa Volpi andò poi al Fabrice Luchini di L'hermine. Di certo, però, nonostante le falle della giuria, il mondo era lì a osservare, e speriamo proprio che abbia preso nota del talento di Attah.

[Leggi anche: Recensione di Star Wars: Il Risveglio della Forza: La formula dell'incantamento moderno]

Infine, tra i nomi che non ci fanno particolarmente impazzire ma che di sicuro hanno avuto un 2015 memorabile, segnaliamo la Dakota Johnson di 50 sfumature di grigio e la Cara Delevingne di Città di carta. In loro non annusiamo del gran talento, ma si sa che a Hollywood sono altre le cose importanti!

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