Che meraviglioso periodo la New Hollywood, probabilmente il momento più importante e significativo del cinema americano, durante il quale sono stati plasmati alcuni dei cineasti più talentuosi della storia, da Martin Scorsese a Francis Ford Coppola
Che meraviglioso periodo la New Hollywood, probabilmente il momento più importante e significativo del cinema americano, durante il quale sono stati plasmati alcuni dei cineasti più talentuosi della storia e numerosi capolavori.
Il primo nome che viene in mente? Chiaramente, quello di Martin Scorsese, che molti oggi considerano il più importante regista vivente. E come dar loro torto? A cavallo tra gli anni '70 e '80, poi, Marty ha veramente tirato fuori il meglio della propria visione, descrivendoci le strade della Grande Mela come non le avevamo mai viste prima di allora, e pensiamo a Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, Taxi Driver e New York, New York.
Di potenza uguale è stato poi sicuramente Francis Ford Coppola: oggi sarà stato anche un po' dimenticato dall'industria, ma nel periodo d'oro della New Hollywood ha realizzato svariate opere che poi sarebbero finite dritte nei manuali di Storia del Cinema, da Il Padrino a La conversazione, fino ovviamente all'immenso e irraggiungibile Apocalypse Now.
Perennemente carico di ansia è anche il cinema di Sidney Lumet, maestro attivo dagli anni '50, ma che ha saputo cavalcare perfettamente anche il mood della nuova generazione sbucata fuori vent'anni dopo, e come esempi basterebbero Serpico, Quel pomeriggio di un giorno da cani e Quinto potere.
Ancora: sappiate che il periodo è quello che ha visto l'affermazione di Brian De Palma (Le due sorelle, Il fantasma del palcoscenico, Carrie – Lo sguardo di Satana), Woody Allen (Io & Annie, Amore e guerra, Manhattan), Robert Altman (Nashville, M.A.S.H) e William Friedkin (L'esorcista, Il braccio violento della legge).
[Leggi anche: Da "Serpico" di Lumet a "La conversazione" di Coppola: I migliori noir degli anni '70]
Diverso, infine, è il caso di Steven Spielberg e George Lucas. Sono senza ombra di dubbio due tra i maggiori artisti usciti da quegli anni creativi, ma dall'altro canto molti li ritengono anche responsabili di aver ucciso il movimento introducendo il concetto di blockbuster moderno, manifestatosi attraverso opere come Star Wars o I predatori dell'Arca perduta.
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