La commedia francese racconta uno scontro/incontro generazionale tra un nonno olivocoltore e tre giovani nipoti
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Nel mese di aprile grazie alla Nomad Film Distribution uscirà nelle sale italiane la commedia francese Un’estate in Provenza con Jean Reno ed Anna Galiena.
L’idea di partenza è molto semplice: tre ragazzi parigini vengono mandati dalla famiglia a trascorrere i mesi estivi presso la tenuta dei nonni materni che si trova proprio in Provenza, una delle più belle regioni della Francia meridionale. Lì incontreranno e si scontreranno con un nonno burbero interpretato da Jean Reno (Nikita, La pantera rosa) che di professione fa l’ovicoltore.
Da quest’ultimo dettaglio narrativo si aprono diverse tematiche che non sempre è facile inserire in un genere come la commedia senza risultare didascalici. Il personaggio del nonno ha infatti scelto di coltivare gli ulivi e dedicarsi alla produzione dell’olio – attività effettivamente svolta anche dallo stesso Reno che nella realtà produce olio e vino proprio in Provenza – perché ha deciso di intraprendere uno stile di vita sostenibile.
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La natura, l’impatto ambientale delle attività umane, le relazioni umane, non sono però gli unici temi trattati in Un’estate in Provenza. Uno dei tre protagonisti è sordomuto e questo permette di avvicinarsi ad una realtà che al cinema non viene quasi mai mostrata e che dal cinema spesso viene tenuta lontana. Non tutti infatti sanno che i sottotitoli per la comunità di sordomuti - tra cui esistono grandi appassionati della settima arte, è ovvio – non sono gli stessi di un film semplicemente non doppiato.
Si tratta di una fruizione diversa, estremamente affascinante e proprio per questo la casa di distribuzione romana sta organizzando delle proiezioni ad hoc per il pubblico della comunità sorda e per i non vedenti (con audio descrizione). Non un modo per distinguere o creare barriere, semplicemente per dare a tutti la possibilità di godere al massimo la visione di un film.
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