Mr Harrigan's Phone: da King scrittore a King al cinema

Mr Harrigan's Phone: da King scrittore a King al cinema la distanza è nulla. Ovvero un horror gotico tecnologico abbastanza prevedibile...

Colpa del fatto che nel cast tecnico Stephen King figura anche come produttore esecutivo? Insomma che questa versione cinematografica sia soltanto una operazione commerciale come tante, supportata anche da un soggetto tanto attraente quanto noioso... nel senso che il connubbio tra horror gotico e thriller tecnologico con richiami alle varie pellicole made in Japan non va affatto bene. Ma andiamo con ordine...

Innanzitutto il racconto da cui è derivato il film fa parte della raccolta Se scorre il sangue, che è il titolo di uno dei 4 racconti brevi. Se prendiamo l'omonimo titolo del film e leggiamo la trama: È il 2005 e Craig è un ragazzo di nove anni, che vive ad Harlow nel Maine, impegnato con il padre nella Chiesa metodista, inclusa la lettura ai servizi di culto. Il signor John Harrigan, membro della chiesa, chiede al padre del ragazzo se il suddetto possa fargli visita di tanto in tanto per leggere libri di letteratura per lui. Egli è un facoltoso finanziere in pensione venuto a vivere ad Harlow per allontanarsi dalla confusione delle grandi città. Sebbene il padre di Craig approvi le visite al signor Harrigan, non sia esattamente entusiasta dello stipendio di 5 dollari a settimana e di un gratta e vinci all'anno. Ma quando questo stesso vince il primo premio, Craig può usarlo per soddisfare il suo amato desiderio di un'iPhone. Ne riceve anche un altro per il signor Harrigan che inizialmente si rifiuta di usare, ma dopo aver scoperto quanto velocemente può ottenere i suoi popolari prezzi delle azioni attuali ne rimane entusiasta... In pratica il film segue pedissequamente il testo scritto senza invenzioni o deviazioni dalla narrazione... Si tratta indubbiamente di una scelta maturata nel contesto produttivo che vede lo stesso King nel ruolo di produttore esecutivo...

Ma quel che non soddisfa è certamente aver lavorato al minimo dei giri sia per quanto riguarda la fantasia, sia per le trovate visive che sono del tutto basiche. Prima di tutto la figura del miliardario misantropo interpretato da Donald Sutherland è una sorta di personaggio alla Vincent Price, comunque ripreso dall'immaginario gotico della fine Ottocento... Ciò comprende la favolosa residenza di Harrigan che di fatto riflette le atmosfere di vecchi castelli con sale tetre e camere segrete...

Quando poi irrompe il terzo personaggio principale del film, ossia il cellulare ed in particolare un modello di iPhone, ci rendiamo conto che la storia avrebbe una sua valenza sociologica quando vediamo gli studenti suddivisi fra proprietari di cellulari e non, con salette scolastiche che di fatto, in base al possesso o meno di un cellulare, definiscono pure lo status dello studente...

Anche l'approccio del signor Harrigan al telefono fa sorridere... dove si è visto un miliardario che opera sui mercati finanziari e non sappia che gli indici sono in tempo reale ormai da molti anni...

Per quanto riguarda la seconda parte che (in)segue la ghost story non c'è molto da aggiungere rispetto alle già viste ossessioni di fantasmi che passano attraverso lo strumento tecnologico più usato nel pianeta, vale a dire il cellulare.

È proprio la tanta ingenuità forzata che rende risibile il film e ne riduce l'appetibilità a 360 gradi. Si aggiunge anche una certa sufficienza degli interpreti tutti suddivisi tra buoni e cattivi. King riprende anche eventi personali come quello dell'incidente d'auto che gli ha causato enormi problemi di salute e lo rappresenta con le stesse caratteristiche per sollecitare giustamente l'odio verso chi irresponsabilmente conduce un veicolo distratto perfino da una bottiglietta d'alcol che perde il tappo... Chiaro che il soggetto si meriti una brutta fine... Ma non è troppo banale tutto cio?