Un altro colpo duro per i cinefili accaniti ormai abituati a vedere illegalmente i film su internet: uno dei loro siti di riferimento, altadefinizione.tv, è stato infatti chiuso e sequestrato dalla Guardia di Finanza di Lecco
Colpo duro per i cinefili pirati ormai abituati a vedere illegalmente film in streaming online ogni notte prima di dormire: uno dei loro siti di riferimento, altadefinizione.tv, è stato, infatti, chiuso e messo sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. Il sito, che ogni giorno vantava più di 100.000 contatti unici, offriva ai suoi utenti lo streaming di diverse opere protette da copyright, tra cui dei film freschi freschi di uscita cinematografica e ovviamente le immancabili gettonatissime serie tv.
Spiegano le autorità che svolgere l'operazione sia stato parecchio complicato e difficile, in quanto i tecnici di altadefinizione.tv utilizzavano dei sistemi particolari per camuffare la reale ubicazione del loro motore. Ma dopo estenuanti ricerche, hanno comunque individuato il responsabile, un pregiudicato milanese che era riuscito a deviare inizialmente i finanzieri facendogli credere che i server del sito si trovassero all'estero. Ora, colto con le mani nel sacco, dovrà affrontare diverse accuse contro di lui.
Trattasi di una nuova vittoria per la finanza di Lecco. Già un paio di anni fa, colpirono i pirati informatici del territorio con il sostegno della FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale) e la FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali).
[Leggi anche: Raid svedese scopre la sede segreta di The Pirate Bay, sito illegale di file sharing]
E i cinefili abituati a godere degli streaming, pensate forse che si stiano disperando? Ovviamente no, in quanto, ormai lo sappiamo, le fonti per questi tipi di offerte illegali sono praticamente infinite, diffuse per tutto il territorio non solo italiano, ma anche e soprattutto internazionale. E se proprio non si trovano più canali on demand, alla fine della fiera, rimangono ancora le migliaia di siti che offrono download peer to peer, tra e-mule e torrents e chissà quanti altri metodi che ogni giorno sembrerebbero proprio moltiplicarsi, piuttosto che diminuire. Insomma, la questione pirateria non è certamente destinata a finire qui, anche perché, ormai lo sappiamo, la questione è assolutamente più complicata di quanto possa apparire in superficie.
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