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Autore Erika Favaro :: 24 Ottobre 2015

Cinque lezioni estrapolate dal saggio "On Writing: Autobiografia di un mestiere"

Stephen King

Abbiamo oggi il piacere di proporvi cinque brevi, interessantissimi estratti dal libro On Writing: Autobiografia di un mestiere (2010) del maestro del brivido Stephen King.

Siamo convinti del fatto che chiunque riesca ad applicare questi semplici “tricks” alla propria scrittura ne trarrà grosso beneficio. Siamo convinti anche che leggendo queste cinque semplici frasi, la vostrà possibilità di diventare uno scrittore di successo aumenterà. Non ci sarà molto da aggiungere, le parole di King si commentano da sole. Che siate aspiranti romanzieri o alle prese con una sceneggiatura, ecco cinque suggerimenti che dovrete tenere a mente:

1. Scrivere non è questione di soldi, fama, successo con le persone. Alla fine dei giochi non vai ad arricchire la vita dei tuoi lettori o la tua, in modo concreto. Scrivere è qualcosa che c'entra con l'allevare, custodire e imprimere la gioia di vivere, chiaro? La scrittura è magia, così come l'acqua che scorre in tutte le singole arti. L' acqua è per tutti, no? E allora bevi.

2.  La prima stesura di un romanzo non può prendere più di tre mesi della vostra vita? Pensate di aver bisogno di più tempo? Beh, non potete essere scrittori professionisti.

3.  L' avverbio non è tuo amico. Ripeto: l' avverbio non è tuo amico. Prendete la frase: “Chiuse la porta fermamente”. Chiedetevi: “Quel fermamente deve realmente trovarsi lì? C'è veramente bisogno di questa parola in tale contesto?” Spesso gli avverbi sono quella parola di troppo; quella parola che trasforma una buona frase in una frase ridondante. L'avverbio è un tuo nemico.

4. I tuoi gusti letterari devono essere ampi. Costantemente ridefiniti. Spaziare ovunque, leggere tutto. Se non hai tempo di leggere, ho una brutta notizia per te: non avrai nemmeno il tempo (o la capacità) di scrivere. 

[Leggi anche: I 5 migliori film tratti dai romanzi di Stephen King]

5. Non ci dovrebbe essere il telefono nella tua “Writing room”. E nemmeno  videogame, o la televisione. Certo ci può essere una finestra; basta che sia con le persiane chiuse o con le tende abbassate. La scrittura di un libro è un'operazione intima, come una lezione d'inglese one-to-one, tutti gli elementi che non siate tu e il tuo libro, sono di troppo.

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