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Autore Marco Rovaris :: 8 Aprile 2014

Le emittenti televisive vogliono più qualità nelle proposte circa l'Ultra HD per le tv. "Non basta quadruplicare i pixel per garantire la qualità, servono pixel migliori", così tuona Vince Roberts (Disney/ABC Tv)

Un vertice NAB (National Association of Broadcasters) tenutosi lunedì ha portato a una conclusione importante circa l'imminente e annunciato approdo dell'Ultra HD nelle tv: andare coi piedi di piombo... Questo perché, secondo quanto ha dichiarato l'executive del gruppo televisivo Disney/ABC Vince Roberts, "per stimolare un vero sviluppo si ha bisogno di qualcosa di meglio di un aumento di risoluzione (cioè di bit). Per le emittenti, storicamente noi non godiamo di un reddito extra così alto dalle pubblicità tanto da poter giustificare centinaia di milioni spesi per migliorare la qualità". I sostenitori degli interessi della formula Ultra HD ritengono che chiunque lo abbia visto lo voglia automaticamente, ma la realtà è che esistono soluzioni tecnologiche all'avanguardia che potrebbero offrire possibilità più fruttuose prendendo altre vie.

Ultra HDTVV, nota anche come 4K TV, offre una risoluzione a 4K, cioè con una quantità di pixel quadruplicata rispetto all'HD odierna. A tal proposito, Vince Roberts si è mosso con il suo gruppo con un cauto approccio, dato che al momento sta pianificando di affidare sei episodi Marvel in 4K a Netflix, che ha intenzione di offrire uno streaming in Ultra HD. Continua Roberts, "Il campo dell'animazione è meno rischioso... Abbiamo intenzione di creare una folta library che possa essere convertita senza troppi problemi in Ultra HD".

In ogni caso la chiave di volta del summit di NAB gravita intorno all'esigenza di intraprendere ogni percorso possibile, concentrandosi non sul numero di pixel, ma sulla loro qualità: immagini con un'alta frequenza dei fotogrammi (frame rate) e con un intervallo dinamico (dynamic range) di maggior spessore. Darcy Antonellis, responsabile del provider on-demand Vubiquity, dichiara di essere in marcia "verso nuovi standard e campi di colore che restituiscano meglio ciò che l'occhio umano è in grado di vedere". Altro esempio da tenere d'occhio è il progetto ATSC 3.0, uno standard di emittente tv di nuova generazione in via di sviluppo che includerà video in 4K.

 

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