I film in tv di oggi, venerdì 24 luglio: "Il labirinto del fauno" e "La città proibita"

Autore Pierre Hombrebueno :: 24 Luglio 2015

Due meraviglie con cui rifarsi gli occhi stasera, venerdì 24 luglio. Da una parte, "Il labirinto del fauno", malinconica favola dark di Guillermo Del Toro; dall'altra, "La città proibita", spettacolare e intenso wuxia firmato da Zhang Yimou

Sfavillanti evocazioni e spettacolari pellicole nelle televisioni di stasera, venerdì 24 luglio, a iniziare da Il labirinto del fauno di Guillermo Del Toro (ore 21.10 su Rai 4), favola dark e visionaria ambientata nella Spagna degli anni '40, dove facciamo la conoscenza della piccola Ofelia e del suo mondo fatto di mostri e creature magiche. Visivamente travolgente e con un'attenzione meticolosa verso i più minimi dettagli scenografici, l'autore messicano realizza un coming of age che odora di malinconia: come nelle fiabe più remote prima che fossero trasformate in cantilene per bambini, la parabola assume i contorni di un racconto dell'orrore, per poi virare nella metafora e in una dimensione tanto più intima di quanto ci saremmo inizialmente aspettati. Candidata a 6 Oscar, la pellicola ne vinse poi 3, tra cui quello per l'ipnotica fotografia di Guillermo Navarro.

Proseguendo con un cambio di genere, ecco poi La città proibita di Zhang Yimou (ore 23.15 su Rai Movie), terzo wuxia consecutivo del maestro cinese dopo Hero e La foresta dei pugnali volanti. Il risultato, se possibile, è ancora più eccitante e meraviglioso dei precedenti, con il nostro che ritorna nelle dimensioni di un racconto carico di grandeur ma al contempo sostenuto dal lirismo emotivo di una solida messa in scena drammaturgica. Le scenografie e i costumi riempiranno gli occhi, ma a rimanere sono anche e soprattutto le pulsazioni sanguigne e i battiti cardiaci di questi tragici personaggi, capitanati da due mostri sacri della recitazione come Gong Li e Chow Yun-Fat, densissime presenze sceniche capaci di bucare lo schermo con un solo sguardo o lacrima. Se poi ci aggiungiamo le scene d'arti marziali coreografate da Ching Siu-Tung, già regista dell'altrettanto indimenticabile Storie di fantasmi cinesi, allora gli applausi a scena aperta sono garantiti.