Non si ferma nell'ascesa produttiva il più conosciuto regista cinese odierno, Zhang Yimou, che annuncia pubblicamente indiscrezioni sulla sua prossima produzione: un film storico di azione sulla Grande Muraglia
Si era capito da un po', dopo i successi dei pugnali volanti e del grande Hero che Zhang Yimou non è proprio più l'esordiente non troppo simpatico al sistema cinese che esordiva sul finire degli anni 80 con Sorgo Rosso. La sua irrefrenabile ascesa, coronata dalla coreografia di apertura delle Olimpiadi di Pechino del 2008, conquista adesso una signora produzione sino-americana: Legendary Pictures, la stessa che ha finanziato Godzilla, in uscita in questi giorni in Cina, affiancherà China Film co. nella produzione di un blockbuster sulla Grande Muraglia. È per questa ragione che, in sede di attività promozionale con Gareth Edwards regista del film di cui sopra, Zhang ha approfittato per fornire ai suoi fan alcune indiscrezioni sul prossimo lavoro in pre-produzione.
In realtà l'annuncio del film era già stato fatto lo scorso marzo, quando Zhang Yimou aveva rimpiazzato il regista Edward Zwick (L'ultimo samurai, Amore e altri rimedi) che aveva abbandonato la truppa del muro dopo i casting di Henry Cavill (L'uomo d'acciaio) e una lunga gestazione produttiva. Ecco che quindi l'ingresso “salva” il blockbusterone, probabilmente conferendogli quel qualcosa di glocal che in territorio cinese conterà mica poco.
Zhang Yimou racconta di essere emozionato al pensiero di lavorare su questo film ambientato nel XV secolo, dato l'impegno che lui e la produzione stanno investendo nel progetto: un progetto che richiede e richiederà “molta preparazione per i vari elementi culturali del film. Poi ci saranno gli effetti speciali e l'azione, che amo... E, molto importante, ha un elemento tutto 'cinese' al suo interno”.
Questo annuncio segue a ruota l'uscita dell'ultima storia d'amore con velate accezioni politiche, Coming Home, che nel solo mese di maggio in patria gli ha regalato un botteghino da vertiginosi 48 milioni di dollari, che danno la misura di quanto l'autore sia amato (malgrado, possiamo dirlo, il film sia decisamente sottotono rispetto alle precedenti storie romantiche). Non è poi chiaro come Great Wall si inserisca cronologicamente su un altro annuncio fatto di recente: ovvero, la presa in carico di Zhang regista, dell'adattamento del thriller di Robert Ludlum, The Parsifal Mosaic (1982), prodotto da Universal. Pare, ad ogni modo, che Hollywood stia corteggiando da vicino il regista cinese: o forse, è solo un modo per aggraziarsi il suo pubblico?
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