Dalla fantascienza al cuore degli spettatori, questi i robot a cui ci si affeziona e che non si dimenticano facilmente
Adorabili, pasticcioni, spiritosi e sempre presenti, i robot del cinema hanno conquistato le platee nei numeri e nel cuore, distinguendosi per i tratti talvolta umani, talvolta del tutto meccanici: ecco gli idoli più teneri della robotica sci-fi.
Partendo dai rappresentanti della generazione anni Ottanta, esordiamo con un classico fiabesco che ha intenerito lettori e spettatori per i suoi problemi di lubrificazione: si tratta di Tik Tok de Nel fantastico mondo di Oz, film dell’85 che si presenta come sequel del primo Oz di Victor Fleming, dove però Tik Tok di meccanico non aveva un granché. La versione dell’85 ha addirittura puntato all’Oscar per gli Effetti Speciali!
Di quegli anni anche tre film che intrecciano le storie per ragazzi con la fantascienza: si tratta di D.A.R.Y.L., Corto Circuito e Navigator. I nati negli anni Settanta staranno già sospirando al ricordo! In ordine, Daryl nasce cyborg ma si conquista presto una posizione di bambino in famiglia; al contrario in Corto Circuito, il robot Numero 5 è ben riconoscibile (e anche molto somigliante al suo più recente cugino Wall-E) e capace di combinarne una dietro all’altra. Infine, Navigator è stato a lungo l’idolo dei sognatori di viaggi interstellari, con quel Max, navicella robotica elegante e satinata e di grande compagnia.
La Disney è indubbiamente tra i più grandi fornitori di robot simpaticoni, a partire dall’appena citato Navigator. Tra le sue animazioni più robotiche sicuramente (neanche a dirlo) Robots, una storia prettamente tecnologica dove l’eroe Rodney, è tutto di metallo; di più recente fattura e molto meno spigoloso, invece il Baymax di Big Hero 6, un soffice compagnone sovrappeso, ma particolarmente divertente.
Lasciando la Disney ma rimanendo nell’animazione, come non citare l’enorme Gigante di Ferro, che schiantatosi sulla Terra e persa la memoria, fa subito amicizia con Hogarth. Questo film nasce dal libro di Ted Hughes, ma non è il solo d’ispirazione letteraria; citando un manga per tutti, e sempre in tema di robot innocui, c’è l’Astroboy dei fumetti di Osamu Tezuka, che diventa nel 2009 un film: un umanoide troppo straordinario per viversela tranquillamente da bambino.
Aprendo una parentesi su quelli che sono invece i robot a sembianze umane, non si può fare a meno di citare due film che non solo hanno lasciato una impronta nella storia del cinema, ma soprattutto hanno portato all’attenzione anche i temi legati al diritto all’umanità di queste creature perfette seppure artificiali.
In ordine cronologico, L’uomo Bicentenario, un servizievole domestico e un amico di cuore, che conquista dopo duecento anni il titolo di essere umano. E chi altri avrebbe potuto rappresentare Andrew, se non Robin Williams! Segue solo di pochi anni la creazione di Stanley Kubrick che sarà Steven Spielberg a girare, A.I. Intelligenza Artificiale. Questa è la storia di David, il cui desiderio di essere riconosciuto dalla madre attraverserà addirittura i millenni: per questo ruolo, il volto super noto di Haley Joel Osment (Forrest Gump, Il Sesto Senso).
Accanto a questa doppietta senza tempo, aggiungiamo una più recente produzione tutta spagnola, non da meno per quanto riguarda la sensibilità con cui si avvicina al tema: si tratta di Eva, un film di Kike Maillo presentato a Venezia nel 2011. Storia di una bambina-robot e della sua impossibilità di essere completamente umana.
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Se si parla di umanoidi speciali, poi, come non ricordare il fedele Data di Star Trek, negli anni sempre più finemente metallico; o ancora, quell’Ispettore Gadget a metà tra un cyborg e uno zio pieno di iniziative.
Ma le ultime righe, non potevano che essere dedicate a due delle coppie robotiche più amate, che non ci tengono ad imitare le sembianze umane ma non scampano le genuinità dei sentimenti: per i romantici, Wall-E e Eve, due stili diversi, due epoche diverse, ma un incontro emotivo senza eguali. Per gli appassionati della saga stellare per antonomasia, ecco finalmente il duo C-3PO e C1-P8/R2-D2: il primo, letteralmente il cuore (chip) d’oro del gruppo in lotta con i Jedi, e il secondo il Mister Wolf di tutta Star Wars. Una combinazione di ingredienti che speriamo possa ricomparire nel nuovo attesissimo episodio Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza, in uscita a dicembre.
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