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Autore Erika Favaro :: 7 Luglio 2016

Il film di Federico Sfascia sarà proiettato il 14 luglio al Multisala Savoy di Roma

Alienween

Giovedì 14 luglio al Multisala Savoy di Roma, alle ore 21:00, sarà proiettato Alienween, il nuovo film di Federico Sfascia. L’evento fa parte della programmazione della XXXVI edizione del Fantafestival, (Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico) nella sezione Panoramica Italia.

La storia è quella di quattro trentenni, quattro vecchi amici che si ritrovano dopo diversi anni per festeggiare insieme Halloween e quel che succede poi non è esattamente quello che si definirebbe “originale”. In seguito ad un miscuglio di droga e prostitute infatti dal cielo cominciano a cadere delle misteriose comete portando con sé piccole creature aliene che infettano con il loro seme corrosivo e mutageno qualsiasi essere vivente, incluso uno dei ragazzi che porterà l’infezione nella casa.

Inizia così un’assai poco convenzionale lotta per la sopravvivenza alla quale si aggiungono anche le fidanzate gelose dei protagonisti.

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Il regista afferma di aver voluto combinare humour nero, slapstick comedy e una forte stilizzazione nella fotografia, nella messa in scena e nel montaggio. Il risultato lo si potrà giudicare solo una volta visto il film, ma per il momento è possibile avere un assaggio delle atmosfere grazie al trailer.

Come specifica Sfascia nelle note di regia “un’altra caratteristica di Alienween è la completa artigianalità. Gli interventi in After Effects sono molto limitati e soprattutto volti a rifinire l’effetto speciale già presente in fase di ripresa o come intervento ottico. Mi affascina questo approccio perché finché si sovrappongono livelli di riprese reali, l’effetto speciale risulta più “verosimile” ed integrato all’immagine, anche nel caso della stilizzazione più estrema. Utilizzare modellini, luci, fumi d’incenso per le code delle comete, rende tutto più stilizzato e disegnato e, ai miei occhi, più coerente nel quadro d’insieme. Tutto quello che vedete nel film è frutto di effetti pratici o ottici. Tutto è reale e tangibile".

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