Ritratto di Pierre Hombrebueno
Autore Pierre Hombrebueno :: 13 Maggio 2015

I nostri film più attesi del Festival di Cannes 2015? Diversi, dall'escursione wuxia di Hou Hsiao-hsien in "The Assassin", al trip lisergico (e pure pornografico!) di "Love", nuova pellicola del bad boy del cinema francese Gaspar Noé

Carol

Qualche giorno fa, facevamo una veloce constatazione mentale, ovvero che gran parte dei migliori film della stagione è in verità stata presentata allo scorso Festival di Cannes, e stiamo parlando di pellicole come Mommy, Adieu au langage – Addio al linguaggio, Still the Water, Foxcatcher – Una storia americana, Storie pazzesche, Forza maggiore, Alleluia, Pride, The Tribe e tantissimi altri ancora. Il vero auteur, insomma, sembrerebbe proprio Thierry Frémaux, direttore artistico la cui idea di cinema è centrale ad ogni kermesse. Ci chiedete dunque quali siano i nostri film più attesi del festival di quest'anno, e noi possiamo facilmente rispondervi con TUTTI. Su fiducia verso Frémaux e la sua inossidabile coerenza. Insomma, usando il nostro solito hype-o-metro: gran parte delle pellicole annunciate su carta potrebbero tranquillamente prendersi il nostro 100%.

A iniziare da The Assassin di Hou Hsiao-hsien ovviamente, non solo perché si tratta di una delle produzioni asiatiche più costose della storia, ma anche perché vede uno dei migliori autori del mondo tuffarsi in un genere che non ha mai affrontato prima, il wuxia-pian. Ad occhio Hou sembrerebbe il cineasta meno propenso a girare un cappa e spada e delle scene di combattimento, motivo per cui questo suo salto è di quelli che sanno di autentici eventi a cui assistere dalla prima fila. Rimanendo sul concorso, attesa a mille anche per Carol di Todd Haynes, che odora di struggente melò in stile Lontano dal paradiso ma stavolta immerso in salsa queer; inutile poi far finta di nulla: sia i fan che i detrattori de La grande bellezza in verità fremono di bruciante curiosità nel vedere la nuova trasferta statunitense di Paolo Sorrentino, Youth – La giovinezza, che vanta nel cast un duo micidiale composto da Michael Caine e Harvey Keitel.

Ancora: daremmo sangue pur di sprofondare nelle immagini di Cemetery of Splendour, nuovo lungometraggio di Apichatpong Weerasethakul a 5 anni di distanza dall'immenso Lo zio Boonmee; anche stavolta, trattasi di una fantasmatica storia d'amore, di quelle dense di malinconia ed evocazione con cui non dormire per settimane intere. Lo stesso per Love di Gaspar Noé, di ritorno carico di suggestioni e poster praticamente pornografici dopo l'esperienza in acido di Enter the void.

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E vi abbiamo già detto che sarà presente in Croisette anche Yakuza Apocalypse: The Great War of the Underworld di Takashi Miike? E Sicario del talentuosissimo Denis Villeneuve? Dheepan di Jacques Audiard? E per il momento stiamo pure facendo finta che non ci siano i nuovi lavori di Gus Van Sant o Hirokazu Kore-eda, Kiyoshi Kurosawa e Miguel Gomes. Ma più di qualunque altro film, quella che attendiamo è anche e sopratutto la sorpresa, il regista sconosciuto arrivato dal nulla, ma che ci farà battere il cuore tra spasmo e meraviglia. La sensazione, vivida e fortissima, è che si tratti dell'ennesima edizione memorabile per il leggendario Festival francese. Viva Thierry Frémaux!

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