“Scendi, c’è il cinema”: se i film arrivano nei cortili delle case popolari

“Scendi, c’è il cinema”: non poteva avere nome più evocativo e semplice la rassegna che da anni ormai porta il cinema all’aperto nei cortili delle case popolari di Milano.

Giunta alla quinta edizione, l’iniziativa è pronta a ripartire grazie all’impegno del Laboratorio di Quartiere Giambellino Lorenteggio (col contributo del Consiglio di Zona 6), realtà formata da un gruppo di cittadini volontari, abitanti del quartiere e dintorni che insieme alle associazioni e alle cooperative del territorio hanno costituito un'associazione che lavora per combattere la frammentazione sociale e l’isolamento del quartiere. 

L’idea è quella di far vivere la periferia, dimostrare a tutti che non è una parte di mondo di serie b e che il cinema, la cultura hanno un potere di aggregazione che è impossibile trascurare.

Si parte allora il 24 giugno con la pellicola Dio esiste e vive a Bruxelles, nel giardino del Laboratorio di Quartiere Giambellino-Lorenteggio (via Odazio 7); un film che nel circuito del cinema d’essai ha avuto un grande successo di critica e di pubblico, ma che magari non è riuscito ad arrivare nei grandi multisala.

La programmazione poi proseguirà tutti i venerdì e i sabati con una formula ben precisa: dalle 20:30 la cittadinanza del quartiere sarà nel cortile ad accogliere gli spettatori con fette di anguria e pop corn e alle 21:30 avranno inizio le proiezioni.

La scelta dei titoli è molto varia e in grado di soddisfare i diversi gusti, si va da Quo vado a Taxi Teheran passando per lo spassosissimo Pride.

Il 15 luglio sarà una serata speciale con la proiezione di My name is Adil, film d’esordio del regista marocchino Adil Azzab che sarà presente per raccontare la sua storia: dai pascoli perduti dell’Africa all’adolescenza milanese.

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Tutte le serate sono ad ingresso gratuito e per i più piccoli ci sono anche due appuntamenti (Scendi, c’è il cinemino) durante i quali Silvano Ghiringhelli e Andrea Sottile presenteranno una rassegna di cortometraggi che attraversa tutta la storia del cinema d’animazione.

Un’iniziativa che potrebbe essere un buon esempio per tutte le città d’Italia, una buona pratica che combina senso civico e settima arte, non possiamo che sostenerla.