Un cortometraggio sulla carenza di acqua, mette insieme il volto noto di Ai Wei Wei e Jason Wishnow, l'anima video dei TEDTalks, con le luci di Christopher Doyle
Pubblicato su Vimeo da solo una settimana, The Sandstorm è il lavoro corto di uno di quei nomi che non si sentono pronunciare spesso, ma che hanno lasciato il segno nella comunicazione digitale: Jason Wishnow. E chi altro poteva scegliere per il proprio lavoro prodotto e girato in Cina, se non il volto super noto di Ai Wei Wei?
Jason Wishnow è colui che ha portato TEDx al pubblico di massa della rete, che ha reso “video” e fruibile tutto quel tesoro di conoscenza veicolato dagli eventi TED. Sognava di produrre una storia dietro l'obiettivo e questa ultima pensata è davvero interessante. Soprattutto per il fatto che ha coinvolto una tra le facce più efficaci della Cina del 2014: Mr. Ai Wei Wei.
L'artista interpreta un trafficante di acqua in un cupo futuro dove la popolazione si confronta con l'assenza dell'elemento primario. Grazie all'inconfondibile contributo di Chris Doyle, illuminazione mozzafiato e movimenti di macchina calibrati e mai scontati, rendono questo futuristico scorcio su Pechino particolarmente intrigante. Un litigio triangolare si frappone al lavoro di Ai-contrabbandiere, mentre all'esterno una crisi di panico diffusa porta la gente a fare razzia delle scorte di acqua. Voltato verso un futuro sconosciuto - che nella pratica potrebbe essere un lungometraggio secondo la volontà di Wishnow - il corto ha trovato nella Cina l'ambiente ideale. E' stato infatti girato durante proprio quelli che sono stati considerati i giorni più pericolosi per la contaminazione dell'aria nella capitale cinese all'inizio del 2013: quale migliore occasione per conciliarne l'ambientazione simil-post-atomica...
Il cortometraggio tuttavia, aveva già sollevato interesse qualche mese addietro quando, al principio della campagna Kickstarter, Wishnow era stato costretto ad interrompere la post-raccolta fondi (poiché successiva alle riprese) a causa di una incomprensione proprio con Ai Wei Wei. Dopo essersi infatti conquistato il supporto di oltre 2000 sostenitori, è stata fatta una plateale marcia indietro seguita da un pubblico mea culpa a causa dell'utilizzo di materiali promozionali dove l'immagine dell'acclamato artista era un po' ovunque. Tutto ciò è stato in breve seguito da una lettera dall'ufficio dell'artista che smentiva il consenso all'uso di quei materiali per la campagna Kiskstarter, dal momento che Ai Wei Wei era convinto che avrebbe rivestito un ruolo marginale in un cortometraggio di sensibilizzazione a tinte sci-fi girato in Cina.
Come potrete apprezzare qui di seguito, il volto del noto è ben più che marginale. E la campagna è stata poi ripresa con personali postille e aggiunte a seguire che chiarivano, giustificavano e riformulavano il detto e non detto e che hanno a conti fatti salvato il progetto dall'oblio. Probabilmente sarà stato proprio il volto dell'artista a coinvolgere i supporter; tuttavia, il prodotto finale, uscito a più di un anno dalle riprese, ha i suoi aspetti interessanti. E visto che favorisce di una distribuzione online, dopo l'esordo al Telluride, vi invitiamo a giudicarlo personalmente, andando ad aumentare quelle non poche visualizzazioni che immaginiamo incasserà nella sezione Picks di Vimeo. Buona visione.
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