Lionsgate Entertainment negli ultimi 3 anni ha investito oltre 200 milioni di dollari per il solo Regno Unito, il cui cinema indipendente è considerato in ottima salute. "Le regole del caos" è uno degli ultimi titoli prodotti
Lionsgate Entertainment per il Regno Unito ha rivelato i propri piani di investimento per i prossimi 4 anni, che comprendono il finanziamento di almeno 25 film britannici indipendenti. Zygi Kamasa, referente societario per l’Europa ha specificato che con questa decisione il gruppo è intenzionato a rafforzare la propria leadership nel panorama dei co-finanziatori e distributori in Gran Bretagna: “Il Regno Unito è senza dubbio uno dei migliori posti al mondo in grado di stimolare la creatività e la produzione di film e noi vogliamo aiutare le pellicole indipendenti a mostrarsi al cospetto del cinema mondiale”.
Negli scorsi tre anni, il distaccamento Lionsgate per il Regno Unito ha investito in e prodotto più di 20 film, per un budget complessivo di oltre 225 milioni di dollari. Tra questi figurano Le regole del caos di Alan Rickman e con Kate Winslet, Locke di Steven Knight e con Tom Hardy, Testament of Youth di James Kent e con Kit Harington. Per il 2015/16, fra gli altri titoli, è già stata annunciata la co-produzione, insieme a Matthew Vaughn, di Eddie the Eagle di Dexter Fletcher e con Taron Egerton e Hugh Jackman. La quota degli investimenti, ha precisato Kamasa, varia da progetto a progetto ma tendenzialmente si attesta coprendo circa la metà dei costi previsti per il budget di spesa. “Dipende da che scala di distribuzione si vuole dare al film - ha detto il CEO - e da cosa è necessario fare per ottenere gli obiettivi preposti”.
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Stando alle parole di Kamasa, Lionsgate UK acquisirà i diritti esclusivamente per film girati in lingua inglese, sebbene resti interessata anche a pellicole co-prodotte con partner che abbiano la propria base al di fuori del Regno Unito e di altri paesi anglofoni. “Non siamo interessati a distribuire al di fuori dei confini di Regno Unito e Stati Uniti, abbiamo dei partner che se ne occupano e al momento Lionsgate è soddisfatta di questo stato di cose. L’industria del film in Gran Bretagna è in ottima salute, è una palestra per chi vuole confrontarsi col cinema mondiale ed è sostenuta da facilitazioni di credito d’imposta. Non sono poche le persone, fra attori e maestranze che, sebbene sarebbero ben pagate da Hollywood, decidono di restare a lavorare in Gran Bretagna”.
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