Cinque anteprime al Biografilm Festival targate Officine UBU

A caratterizzare il Biografilm Festival 2014 è la realtà sempre più dominante di Officine UBU, che sta sfornando documentari di altissimo livello, come dimostrano i prodotti rilasciati nel corso degli ultimi due anni, tra i quali Sacro GRA di Gianfranco Rosi, Un mondo in pericolo di Markus Imhoof, The Pervert’s Guide to ideology di Sophie Fiennes e il recente nuovo titolo The Salt of the Earth di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado. La casa di distribuzione milanese presenta addirittura cinque anteprime nazionali in questa occasione.

Si tratta dei documentari Everyday rebellion dei fratelli Riahi e La Deutsche Vita di Alessandro Cassigoli e Tania Masi, The Great Museum di Johannes Holzhausen, The New Rijksmuseum di Oeke Hoogendij e il film di finzione Gabrielle, un amore fuori dal coro di Louise Archambault.

Everyday Rebellion, L’arte di cambiare il mondo - vincitore del Premio del Pubblico al Festival di Copenaghen con il punteggio più alto nella storia del festival – è un esperimento che commistiona diversi mass e social media in un progetto che racconta varie storie di attivisti creativi da tutto il pianeta e la loro protesta non violenta e inscritta nella disobbedienza civile. Cinema e digital media vanno a delineare i percorsi creativi di fenomeni internazionali come Femen, Occupy di New York, gli Indignados spagnoli, i movimenti della Primavera Araba e i dissidenti Iraniani. Le proteste e i movimenti coinvolgono migliaia di persone in Spagna, Siria, Ucraina, Stati Uniti, Gran Bretagna e Serbia.

La Deutsche Vita di Alessandro Cassigoli e Tania Masi racconta invece le esperienze della comunità di immigrati italiani in Germania. L'idea nasce proprio dall'avventura berlinese del regista, che, con la collega, ha anche prodotto il film: l'esodo tedesco ha segnato la vita di molti italiani negli ultimi anni, costretti a emigrare in cerca di nuove opportunità lavorative.

The Great Museum di Johannes Holzhausen è invece una descrizione del Kunsthistorisches Museum di Vienna, uno dei più importanti musei del mondo. Il documentario si concentra sul personale che agisce nell'ombra e che rappresenta il polmone pulsante di un'istituzione che diffonde l'arte e la cultura nel mondo e che è uno dei punti d'onore del suo paese.