Sono iniziate in Basilicata le riprese del nuovo film di Gigi Roccati, Lucania, con Giovanni Capalbo, Angela Fontana, Pippo Delbono, Maia Morgensten, Antonio Infantino, Christo Jivkov e con la partecipazione straordinaria di Marco Leonardi
Sono iniziate in Basilicata le riprese del nuovo film di Gigi Roccati, Lucania. Il film è interpretato da Giovanni Capalbo, Angela Fontana, Pippo Delbono, Maia Morgensten, Antonio Infantino, Christo Jivkov e con la partecipazione straordinaria di Marco Leonardi
Una produzione Fabrique Entertainment e Moliwood Films in collaborazione con Rai Cinema. Il film è scritto da Carlo Longo, Davide Manuli, Gigi Roccati e Gino Ventriglia.
Le riprese del film avranno una durata di quattro settimane e si svolgeranno in Basilicata, toccando il Pollino (San Severino lucano, Senise, Viaggianello, Valsinni), la città di Nova Siri, Aliano, Alianello e il Vulture nei comuni di Barile, Melfi, Venosa e Rionero in Vulture.
SINOSSI
Lucania è una storia antica ambientata nel mondo moderno, che racconta di una terra e della sua gente che la lavora, la celebra, la subisce o la sfrutta, mettendo in stretta relazione i personaggi con il paesaggio cui appartengono. Un mondo magico, inaccessibile e sconosciuto, racchiuso tra le montagne e il mare, dove niente è come sembra. È qui che vivono Rocco e Lucia, un padre severo, legato alla terra come un albero, che lotta per difenderla fino all’estremo sacrificio, ed una ragazza selvatica, muta dalla morte della madre Argenzia, che ha il dono di vedere e di sentirne l’anima. Il padre che la vede parlare al vento, la crede pazza e disperato la sottopone ai riti di guarigione di una maga contadina.
Un giorno Rocco respinge l’offerta di Carmine, un autotrasportatore che gli offre di seppellire materiali tossici nella propria terra in cambio di denaro, e a causa delle conseguenze decide di fuggire a piedi per mettere in salvo la figlia. Comincia così il viaggio di espiazione di Rocco e il viaggio di formazione di Lucia.
Un lungo cammino attraverso la bellezza di una natura rigogliosa, e poi la durezza di una terra morente, dove la ragazza dovrà abbandonare il ricordo di sua madre per aiutare il padre aggravato dal fardello della colpa. Un mondo dei vinti in cui si accende una luce di speranza, incarnata da una giovane muta che assiste allo scontro fatale tra suo padre contadino e chi ne vuole avvelenare i campi, in un viaggio commovente intriso di magia e redenzione.
GIGI ROCCATI
Gigi Roccati, classe 1979, è regista e sceneggiatore. Babylon Sisters, suo esordio cinematografico, è stato presentato in numerosi festival internazionali, tra cui Festa del Cinema di Roma, Pune International Film Festival in India, Trieste Film Festival, Cine Sans Frontieres, ed è stato l’immagine del London Indian Film Festival di Londra insieme al British Film Institute. Ha ricevuto il Premio del Pubblico come Miglior Opera Prima al Gallio Film Festival e il Premio del Pubblico di #FrameItalia come Miglior Film al Festival Sguardi Altrove di Milano. Tutt’ora distribuito nelle sale italiane sarà in concorso al prossimo Cairo Film Festival.
Diplomato alla London Film School nel 2004 con un master presso la London Metropolitan University, con il suo corto Chloe Travels Time, prodotto da Leo Burnett, The Family e MiracleFilms, vince Arcipelago ed il Cinemaster di Studio Universal.
Nel 2006 lavora per le produzioni televisive Rai di Sfide e La Storia Siamo Noi. Il suo lavoro di documentarista lo porta a viaggiare in tutto il mondo tra Cina, Russia, Afghanistan, Stati Uniti, Cuba, Sud America e Medio Oriente, collaborando anche come fotogiornalista per numerosi giornali. Nel 2008 collabora al documentario sulla tragedia della Thyssen Krupp di Torino La classe operaia va all’inferno.
Dal 2009 è impegnato nella realizzazione del documentario dal titolo La strada per Kabul, premiato come Miglior Documentario di guerra della televisione italiana 2013 da Rai e Ministero della Difesa, con il premio “Un giorno in più”. Grazie a questa esperienza Roccati pubblica il suo primo libro di fotografia Road to Kabul (ed. Contrasto).
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