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Autore Pierre Hombrebueno :: 11 Settembre 2014

Abel Ferrara insulta pesantemente i distributori americani del suo film "Welcome to New York" (sulle vicende di Strauss-Kahn, presentato a Cannes), dopo che questi gli hanno chiesto di tagliare la pellicola in una versione meno esplicita

Abel Ferrara

Basta guardarlo in faccia per capire che Abel Ferrara sia un bad guy, uno che non le manda certo a dire. Il fattaccio risale all'ultimo Festival di Venezia (dove presentava Pasolini), in cui il nostro, totalmente sfrenato, ha praticamente insultato i distributori del suo precedente film. Ma andiamo con ordine: più di un anno fa, la compagnia di distribuzione americana IFC ha acquistato i diritti di Welcome to New York, pellicola di Ferrara basata sulle scottanti vicende di Dominique Strauss-Kahn e interpretata da Gerard Depardieu. Il film è poi andato allo scorso Festival di Cannes, ed è stato pure distribuito in Italia tramite le piattaforme online di streaming. Tutto bene fin qui, ma il problema sarebbe nato per il suolo statunitense: secondo il cineasta, la IFC gli avrebbe mandato una lettera chiedendogli di modificare l'opera per renderla più leggera e meno esplicita, in modo da combaciare con la versione televisiva programmata in un futuro sul canale via cavo Show Time. Infatti, l'edizione mostrata a Cannes è stata ritenuta troppo dura per il mercato oltreoceano, con diverse scene sull'orlo del soft-core. Il risultato? Welcome to New York potrebbe non essere distribuito in territorio americano.

Furente Ferrara, che ha dichiarato sulle pagine dell'Hollywood Reporter: “Il mio film non uscirà negli Stati Uniti per colpa della IFC, compagnia di cui sono disgustato. Sapevano fin dall'inizio, quando comprarono questa pellicola, che quella era la versione definitiva e che nulla sarebbe stata cambiata. Io ce l'ho fottutamente con queste corporazioni che assalgono gli artisti e la libertà degli artisti, punto. È come una guerra contro i film, perchè il 90% del mercato appartiene a 5 tizi mascherati da corporazioni. Sono dei vulturi e dei vampiri, e cercano di succhiare via il sangue dalla comunità di filmmakers. Fanculo a loro e fanculo alla IFC (…), e per i miei fratelli e sorelle cineasti, non fatevi coinvolgere da questi mascalzoni (…), non gliene frega nulla dei film o delle persone che fanno film”.

Dal canto suo, la IFC non ha risposto direttamente alle accuse, ma pare pronto a rilasciare comunque una versione tagliata dell'opera, contro la volontà del suo regista: “Siamo fan di Abel Ferrara da anni – spiega un portavoce della compagnia – e pensiamo sia un cineasta incredibile. Abbiamo sostenuto questo film per diversi anni nel suo processo produttivo, e stiamo pianificando di rilasciarlo all'inizio del prossimo anno per il pubblico americano”.

Come reagirà l'autore a questa notizia? State sicuri che non sarà per nulla tenero..

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