L’attrice romana Giulia Michelini, nota per il ruolo della mafiosa Rosy Abate nella fiction "Squadra Antimafia", è stata ospite al Giffoni, dove ha svelato come ha vissuto l’esperienza sul set di una delle serie più amate della tv italiana
È una delle beniamine del pubblico televisivo italiano eppure Giulia Michelini, ospite al Giffoni Film Festival, sembra incredula e si commuove dinanzi all’affetto dei giovani giurati. Il personaggio che le ha dato popolarità più di ogni altro è quello della boss mafiosa Rosy Abate in Squadra Antimafia – Palermo Oggi. Ma cosa ne pensa lei del ruolo della donna inserito nell’ambito mafioso? “Nonostante molti pensino che la donna abbia un ruolo marginale nella gerarchia mafiosa, ci sono tante donne al comando, specialmente quando gli uomini finiscono al 41 bis” osserva. “Sono delle madri di famiglia portatrici di ideali mafiosi e il loro ruolo è molto più preponderante di ciò che si potrebbe pensare”. Eppure quando la serie è iniziata, nel 2009, il suo personaggio non era così definito. “Nello script originario, il personaggio di Rosy era descritto poco e male. Non era una mafiosa, lo è diventata stagione dopo stagione perché la vita l’ha incattivita. Ho accettato questo ruolo senza pensare che avrei interpretato una boss. Mi sono sentita veramente onorata perché in Italia è difficile che un’attrice abbia la possibilità di interpretare un ruolo sfaccettato come quello di Rosy. I ruoli che ci affidano sono sempre molto sempliciotti, noi attrici donne facciamo le figlie, le madri, le mogli e poco altro”.
Il suo esordio al cinema è avvenuto in Ricordati di me di Gabriele Muccino nel 2003, mentre qualche anno dopo è al fianco di Toni Servillo ne La Ragazza del Lago. “Avevo 17 anni e una voce terribilmente stridula che a sentirmi oggi mi viene da piangere. Ero completamente rigida, quasi terrorizzata dall’idea di incontrare Toni Servillo che già all’epoca era un pilastro del cinema italiano. Ero piena d’ansia ma lui si è presentato da gran signore e mi ha messa subito a mio agio. Poi la tensione tra padre e figlia che si è creata è stata anche necessaria per il ruolo stesso. Toni mi ha dato anche tanti consigli a partire dal movimento degli occhi, che secondo lui devono rimanere fissi, cosa difficile per me che mi muovo in continuazione. Da lui ho imparato che le battute vanno dette con un senso così come gli occhi vanno mossi in modo studiato”. Durante la quinta stagione di Squadra Antimafia ho dovuto girare delle scene particolarmente difficili come quella della morte del figlio di Rosy, Leonardo, e il successivo ricovero in manicomio. “Quelle scene mi sono costate un po’, soprattutto dal punto di vista fisico ed emotivo. Girando con dei ritmi così incalzanti, era difficile per me mantenere quell’intensità emotiva e quell’adrenalina per così tanto tempo. Mi mancava l’aria e mi faceva male chiudermi in me stessa e pensare a tutto il male del mondo per sembrare il più provata possibile. Piangevo la morte di un bambino e per me che sono mamma erano scene abbastanza forti e toccanti”.
Ma l’eredità che Rosy ha lasciato a Giulia non finisce qui. “Rosy Abate mi ha dato una botta di vita perché avendola fatta per così tanto mi entrava nelle viscere. Portavo con me quella che i napoletani chiamano cazzimma, comandavo a destra e manca, anche a casa. Mi ha un po’ destabilizzata. Ho affrontato tutti i vari personaggi che ho interpretato durante la mia carriera con serenità. Lei è l’unica che mi sono trascinata per un po’ di tempo”.
Squadra Antimafia 6 sarà l’ultima occasione per vedere Rosy Abate in azione anche se la Michelini ha ammesso che la vedremo per pochissime puntate. “Ormai avevo dato tutto a quel ruolo. Mancava soltanto che Rosy diventasse papessa. Sono stanca di fare ruoli così pesanti magari anche un po’ noiosetti, tra lacrime e depressione. Per questo sto cercando di fare delle commedie anche se faccio fatica a confrontarmi con la mia vena comica. D’altronde amo mettermi alla prova”. Oltre all’ultima serie di Squadra Antimafia, vedremo presto la Michelini protagonista di un nuovo sceneggiato televisivo, Il Bosco, dove interpreterà una detective psicologa. Al cinema sarà invece presente nel nuovo film di Carlo Vanzina, Torno Indietro e Cambio la mia Vita.
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