Anche i registi più geniali e talentuosi, a volte, toppano alla grande. Una cosa, questa, che ci riporta un attimino coi piedi per terra, ricordandoci che pure i nostri idoli sono in verità solo degli esseri umani
Anche i registi più geniali e talentuosi del panorama, a volte, toppano alla grande. Una cosa, questa, che ci riporta un attimino coi piedi per terra, ricordandoci che pure i nostri idoli sono in verità solo degli esseri umani capaci di sbagliare, di creare cose inaspettatamente brutte, o, perlomeno, deludenti.
Pensiamo ad esempio all'autore che ha saputo descrivere al meglio la malinconia alienata della gioventù anni '90, ovvero Wong Kar-wai, cineasta che, nel corso della sua gloriosa carriera, ci ha portato capolavori quali Hong Kong Express, Angeli Perduti, In the Mood for Love e diversi altri. Poi, nel 2007, il salto verso Hollywood col famigerato Un bacio romantico. Il film vedeva pure in scena un super cast composto da Jude Law, Natalie Portman e Rachel Weisz, ma il risultato fa venir voglia di strapparsi il cuore per darlo in pasto agli animali: più che un Kar-wai, una pallida imitazione fallita di tutto ciò che aveva fatto in passato. Meno male che il nostro si sarebbe poi ripreso col successivo The Grandmaster!
Ancora: sappiamo che i tarantiniani puristi amano difendere con fervore A prova di morte. Eppure, è lo stesso Quentin il primo a non esserne rimasto particolarmente soddisfatto, definendolo il peggior film che abbia mai fatto. E noi, senza dubbi, concordiamo in pieno con lui!
Che un cineasta come Spike Lee abbia fatto dei film inferiori, poi, non è un mistero per nessuno. Anzi, è persino difficile pensare che dietro pellicole così qualitativamente diverse come Fa' la cosa giusta e Miracolo a Sant'Anna ci sia in verità il medesimo signore. Il primo è il punto d'arrivo di una poetica tra le più forti e riconoscibili degli anni '90; il secondo, la discesa più bassa mai toccata da un autore evidentemente andato in crisi.
[Leggi anche: Il cinema per Spike Lee: "Uno strumento capace di cambiare le persone"]
Infine, una super delusione delle ultime settimane: ebbene sì, anche Takeshi Kitano ha fatto un film mediocre! Proprio lui, il venerato maestro di Hana-bi – Fiori di fuoco, L'estate di Kikujiro, Dolls e di tantissime altre opere impresse nel nostro cuore. Il titolo in questione? Ryuzo and the Seven Henchmen, che doveva essere, sulla carta, un film un po' malinconico e delirante su degli yakuza anziani; peccato che la malinconia sia solo accennata, e che le risate arrivino solamente verso il delirio finale. Per il resto, un film che viaggia nella più totale e noiosa inutilità!
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