Ritratto di Erika Favaro
Autore Erika Favaro :: 22 Aprile 2016

Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti sono le protagoniste di questa pellicola agrodolce in cui si racconta un'improbabile amicizia nata in una comunità terapeutica

La pazza gioia

Paolo Virzì riesce sempre a dar vita a dei personaggi femminili totali, emozionanti, veri anche quando esagerati. E molto probabilmente sarà così anche nel suo prossimo film, La pazza gioia in uscita nei cinema il prossimo 17 maggio.

Protagoniste sono  due donne ospiti di una comunità terapeutica per persone con disturbi mentali dove sono sottoposte a misure di sicurezza. Beatrice è una sedicente contessa chiacchierona, mentre Donatella ha il corpo pieno di tatuaggi, il trucco sbavato e un segreto che la appesantisce di dolore. La prima è interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, una delle attrici più brave e delicate del nostro panorama apprezzata di recente nel malinconico Il condominio dei cuori infranti, mentre ad interpretare Donatella è Micaela Ramazzotti, compagna del regista che con lui ha già interpretato il ruolo della madre imperfetta in La prima cosa bella.

La pazza gioia racconta l’incontro tra queste due solitudini, il desiderio di trovare un briciolo di felicità anche nella disperazione e la forza di rialzarsi sempre e comunque.

Dopo la parentesi nordica de Il capitale umano, il regista di Ovosodo torna a girare nella sua Toscana e presenterà il film in occasione della Quinzaine des realizateurs al Festival di Cannes. Oltre al trailer è online anche la prima clip in cui si vedono le due protagoniste in una strampalata e toccante fuga dalla comunità insieme ad altre donne tra le quali si riconosce Beatrice Schiros, eccezionale attrice di teatro appartenente alla compagnia Carrozzeria Orfeo.

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La sceneggiatura è stata scritta dal regista e da Francesca Archibugi; molto probabilmente sarà uno di quei film in cui la commedia non esclude il tragico, in cui la risata non esclude il pianto. Ed è una delle cose più difficili e più belle da provare, ridere e piangere contemporaneamente, essere messi di fronte al dolore e riuscire in ogni circostanza a vedere uno spiraglio di positività. Virzì spesso riesce a trasmettere tutto questo attraverso i suoi film, speriamo sarà così anche ne La pazza gioia

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