"Iron" Mike ha dato l'ok: sarà Jamie Foxx a interpretarlo in un biopic scritto da Terrence Winter. Il campione di boxe è stato un simbolo dello sport e un caso di cronaca da prima pagina e Foxx compete con Will Smith, che interpretò Ali nel 2001
Jamie Foxx riceve l'investitura direttamente da Mike Tyson per un biopic sull'ex campione del mondo dei pesi massimi, icona assoluta del mondo afroamericano e dello sport: tanto talentuoso quanto privo di lucidità, Tyson finì al centro di un caso di stupro nei primi anni Novanta e l'incarcerazione dopo il processo segnò la brusca interruzione della sua carriera, ripresa dopo il rilascio quando ormai l'età lottava contro il campione. L'attore, che già aveva interpretato il corner man (Dwight “Bundini” Brown) di uno dei più grandi boxeur di tutti i tempi (il precedentemente noto come Cassius Clay) in Ali, ha ora l'opportunità di interpretare il più forte pugile dell'epoca contemporanea, se non di tutti i tempi.
Il biopic, ancora senza titolo, sarà scritto da Terrence Winter, mentre il manager di Foxx, Rick Yorn, si occuperà della produzione. Per ora non c'è ancora uno studio pronto a investire, ma si è certi che le offerte non mancheranno una volta ultimati i dettagli rimanenti. Ancora non si sa quale parte della vita di Tyson sarà sviluppata nella sceneggiatura, sicuramente il materiale è vastissimo; nel 1995 la HBO aveva prodotto Tyson, interpretato da Michael Jai White, ma ora si tratta di grande schermo e l'asticella si alzerà inevitabilmente. Jamie Foxx non è nuovo a personaggi di sport, come dimenticare infatti l'arrogante e imprevedibile quarterback Willie Beamen in Ogni Maledetta Domenica? Ora la preparazione fisica sarà essenziale, proprio come lo fu per l'interpretazione magistrale di Will Smith nel film su Ali sopracitato.
Mike Tyson bruciò le tappe come pugile professionista e conquistò il titolo mondiale poco dopo aver compiuto 20 anni. Feroce e motivato, tanto da essere soprannominato "Iron", Mike mandò al tappeto un numero impressionante di avversari e il suo record fa ancora impressione, malgrado le brutte figure prima del suo ritiro definitivo nel 2005. Una svolta purtroppo negativa arrivò già a cavallo del 1990, quando la mote del suo storico allenatore lo attirò nelle grinfie di Don King, che lo trasformò in un fenomeno di marketing e la celebre sconfitta a Tokyo contro Buster Douglas fu l'inizio del tramonto. Dopo il carcere e prima dello scandaloso morso all'orecchio di Holyfield, Tyson riconquistò comunque, nel 1996, le cinture WBC e WBA contro Frank Bruno e Bruce Seldon, distruggendoli pur essendo ormai trentenne.
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