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Autore Pierre Hombrebueno :: 8 Agosto 2016

Tra le serie più gettonate della stagione, figura certamente "Stranger Things" di Netflix, sentitissimo omaggio alle atmosfere anni '80 in stile Spielberg/Carpenter. Ecco alcune cose da sapere sullo show

Stranger Things

Tra le serie più gettonate della stagione, figura certamente Stranger Things di Netflix, sentitissimo omaggio alle atmosfere anni '80 in stile Spielberg/Carpenter con la rediviva Winona Ryder come protagonista. Ecco alcune cose da sapere sullo show:

- La serie segna il ritorno in grande stile della Ryder. Non che non abbia fatto nulla in questi ultimi anni (in verità l'abbiamo vista in film come Il cigno nero, Il dilemma e The Iceman, così come in Show me a hero della HBO), ma nessuna di quelle opere è riuscita a riportarla sotto la luce dei riflettori internazionali. Ora, grazie a Stranger Things, tutti si stanno finalmente ricordando perché erano così tanto innamorati di lei durante gli anni '90.

- Il giovane cast ricamato su Goonies e guidato da Gaten Materazzo (già noto al pubblico teatrale per via di Les Miserables) è immediatamente entrato nei trend di Twitter e Tumble come meme-gif. Molto amato è ad esempio Millie Bobby Brown aka Eleven/Elle, che inizialmente non voleva saperne di radersi i capelli: per convincerlo, i registi hanno tirato fuori una foto di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road.

- I costumi che vediamo in scena sono stati meticolosamente concepiti per richiamare la moda anni '80, con particolare riferimento, ancora una volta, ai protagonisti di Goonies. L'omaggio più evidente? A un certo punto, Caleb (interpretato da Lucas Sinclair), si lega una bandana in stile samurai, e il pensiero va dritto all'indimenticabile Data di Jonathan Ke Quan.

- Grande ansia per la colonna sonora synth composta da Kyle Dixon e Michael Stein, la quale ben si amalgama con le canzoni d'epoca che vanno dai Joy Division ai Foreigner.

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- Il font usato per il titolo è frutto dell'ossessione dei registi per Stephen King. Hanno spiegato a Hollywood Reporter: “Abbiamo lavorato con questa compagnia chiamata Imaginary Forces, e abbiamo spedito loro circa 14 o 15 copertine di libri. Il 90% era di Stephen King”.

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