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Autore Fiaba Di Martino :: 6 Dicembre 2014
Locandina di Cold in July

Recensione di Cold in July di Jim Mickle con Michael C. Hall, Sam Shepard e Don Johnson: Noir poderoso, imperfetto ma anticonvenzionale e compatto, con protagonista un inedito trio

Nel bel mezzo di una notte come tante, nella casa dell’americano medio Richard Dane si intrufola un ladro. Il padrone di casa gli spara e, accidentalmente, lo uccide. Da lì, gli eventi precipitano: il giovane intruso viene identificato dalla polizia come un ricercato, e Richard ammonito di guardarsi dal padre del ragazzo, il detenuto in libertà vigilata Ben Russel, un pericoloso criminale che non ci pensa due volte a trasformarsi in stalker, cominciando a perseguitare in silenzio la famiglia di Richard. Ma qualcosa non torna: di nuovo per caso, l’uomo scopre che dietro alla vicenda si nasconde dell’altro. Macchinazioni, complotti, corruzione, e, non ultimo, un detective che salta fuori dal nulla e che sembra saperne di più di tutti loro.

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Presentato nella sezione After Hours del Torino Film Festival 2014 (che ha anche omaggiato il regista con una rassegna), Cold in July, ambientato nel Texas di fine anni '80, è un noir poderoso dai continui twist e ribaltamenti di scena, che parte come un potenziale home invasion con lo scontro tra il brav’uomo e il malvivente e prosegue come un western atipico, con un’indagine segreta condotta da un improbabile e imprevisto trio, ognuno con la propria morale, i propri interessi e le proprie motivazioni a risolvere una brutta faccenda. Lontano dall'esaltare il giustizionalismo, evitando la prevedibilità e sfumando talvolta persino in un amaro black humour, Cold in July si fa oggetto anomalo e interessante, sebbene non perfetto. 

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Jim Mickle, che ha già abbondantemente dimostrato la sua versatilità (We Are What We Are, Stake Land, Mulberry St.: storie di cannibali, vampiri, contagiosi uomini-ratto) mantenendo comunque sempre la virata al nero e i toni amari, prende un racconto (Freddo a luglio) del grande romanziere frequentemente cinematografico Joe R. Lansdale, lo traspone in un digitale lucido e asciutto, privando il film di qualsiasi spettacolarizzazione e retorica, rendendolo crime/revenge movie sommesso e brillante, acuto e saldo nei suoi intenti e in una narrazione duttile ma fluida. Mickle tiene desta l’attenzione sulle figure anche grazie alle ottime facce di Sam Shepard e Don Johnson (Michael C. Hall è semplicemente funzionale), condensando la ruvida materia in un finale ombroso e secco, vibrante e quasi commovente, che chiude il cerchio e rimette tutti i pezzi al posto giusto. Ennesimo, solido tassello filmico di un autore che avrà ancora parecchio da dare e da dire.

Trailer di Cold in July

Voto della redazione: 

3

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