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Autore Giulia Marras :: 3 Ottobre 2014
Locandina di El Estudiante

Recensione di El estudiante - Lo studente di Santiago Migre: la graduale presa di coscienza politica di uno studente universitario, Gran Premio della Giuria a Locarno 2012, ora nelle sale italiane

Gran Premio della Giuria nella sezione Filmmakers del presente al Festival di Locarno 2012, El estudiante trova in questi giorni una piccola distribuzione indipendente, in versione originale con sottotitoli, per varie sale italiane. Opera prima dell'argentino Santiago Migre, il film si inserisce nel contesto felice del nuovo cinema argentino e iscrivendo così il regista tra i nomi che dagli anni '90 popolano i maggiori Festival con pellicole esteticamente all'avanguardia e narrativamente rivoluzionarie (Pablo Trapero, Lisandro Alonso, Luís Ortega, Lucrecia Martel).

Il film racconta il risveglio politico di Roque, annoiato studente universitario di Buenos Aires che preferisce feste e amanti alle lezioni. Quando si innamorerà della giovane professoressa Paula, rimarrà coinvolto nell'ambiente attivista di cui la ragazza fa parte, ottenendo la fiducia di personaggi di rilievo all'interno della politica accademica, come il professor Avecedo. Insieme costruiranno la campagna elettorale per il nuovo rettorato.

Con una ripresa minimalista a basso budget, fatta soprattutto di piani ravvicinati e pochi movimenti, e una qualità digitale dell'immagine volutamente scarna nonostante i direttori della fotografia siano ben quattro, El estudiante mette in contrapposizione il dibattito attuale argentino tra nostalgici peronisti e la nuova sinistra, con lo spaesamento giovanile di chi viene travolto dagli eventi, senza riuscire veramente a governarli. Roque non è altro che una pedina di un gioco politico, in cui gli schemi si ripetono non solo a livello univeristario, ma in tutte le istituzioni sociali, con la perdita del punto di vista puro e comune nell'interesse della collettività per una lotta al potere personale che spezzerà ancora una volta le speranze nate nei confronti appassionati tra studenti.

Gli ambienti universitari, decadenti ma vivi, sono reali, così come sono vere le assemblee e riunioni dei comitati studenteschi in cui gli attori si sono mescolati: si respira in questo modo un alto realismo, vicino a un certo cinema francese, anche grazie alla recitazione spontanea e posata, alla scelta di una voce fuori campo extradiegetica e alla distanza mantenuta dallo sguardo registico, che non giudica né prende posizioni.

Il perfetto esordio di Migre rappresenta la crisi della democrazia del mondo contemporaneo partendo dall'Argentina per parlare di un sentimento universale di messa in discussione dei vecchi meccanismi sia di potere che di riflessione politica stessa, sempre più attuale e riscontrabile nelle manifestazioni popolari in Spagna, Grecia, e nelle primavere arabe. È l'inizio di una presa di coscienza tramite gli occhi prima incerti del protagonista, che arrivano a coincidere coi nostri.

Trailer di El estudiante - Lo studente

Voto della redazione: 

3

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