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Autore Pierre Hombrebueno :: 6 Settembre 2014
Red Amnesia di Wang Xiaoshuai

Recensione di Red Amnesia di Wang Xiaoshuai: Una pellicola che parte come un solido thriller per poi finire sperduto nell'immancabile sottotesto politico e sociale. Alla fine, il risultato sa di amaro spreco. In Concorso a Venezia 71

Ne è passato di tempo per il regista Wang Xiaoshuai, che solo nel 2001 portava al Festival di Berlino Le biciclette di Pechino, archetipo di un certo tipo di cinema cinese dall’occhio post-neorealista, nudo e dal crudo sguardo sociale verso l’alienazione di una metropoli sempre più vasta e imprendibile come Beijing. È lo stesso cinema cinese ad essersi evoluto con Xiaoshuai, oggi dedito a film che possono essere considerati d’autore, ma che contemporaneamente possiedono un appeal commerciale per il grande pubblico. Così, da una parte Red Amnesia segue i solidi passi di un thriller, raccontando di misteriose telefonate che riceve un’anziana vedova, e dall’altra inserisce sullo sfondo il dramma sociale infarcito di politica. È in questo ibrido che il cineasta cerca il suo equilibrio, perdendosi in un’opera che inizia in un modo e poi devia in tutt’altra direzione: la sensazione finale è quella di un prodotto sfuggente, di climax spezzato sul più bello, di sospensione dal sapore d’amarezza.

Così, il primo tempo desta interesse focalizzandosi sulle misteriose telefonate: Chi è? Che cosa vuole da questa signora anziana apparentemente così tranquilla? Ecco poi l’inizio di una vera e propria molestia, tra tonnellate di pattume lasciate davanti alla porta e addirittura un omicidio; l’autore porta l’attenzione al maggior grado d’attesa, pompando l’adrenalina in questo racconto misterioso tanto intricato quanto stuzzicante, prima di abbandonare le tonalità scure per tuffarsi nel dramma sociale. Il problema di Red Amnesia è che illude gli spettatori facendogli annusare determinati odori, per poi rimangiarsi tutto in nome dell’immancabile sottotesto politico; e d’altronde, mai titolo fu così spoileroso, ma è colpa nostra che abbiamo fatto finta di nulla, facendoci accompagnare dall'autore verso i territori del puro suspense. Evidentemente, Xiaoshuai vuole dire troppe cose in un unico prodotto, a costo di svalutarne una parte in nome dell’altra. A rimanere, alla fine, è un’attrice protagonista, Zhong Lü, tra le favorite come Miglior Interpretazione Femminile del Festival, assieme alla sensazione di spreco per un’opera che poteva essere il brivido di questa 71° Mostra ma che invece s’è rivelata l’ennesima occasione buttata via.

Trailer di Red Amnesia

Voto della redazione: 

2

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