"Wayward Pines", serie che ha entusiasmato il pubblico fin da subito, appare ancora più intensa e densa di promesse palesando proprio negli ultimi minuti del terzo episodio uno scenario completamente nuovo
Giunta al terzo episodio, Wayward Pines, serie che ha entusiasmato il pubblico fin da subito, appare ancora più intensa e densa di promesse. Senza raccontare le varie piste narrative, si può certamente osservare che per buoni tre quarti questo terzo episodio stava per spaventarci più per mancanza di argomenti. Infatti, la situazione narrativa era abbastanza difficile da gestire, perché tutto convergeva verso la cittadina di Wayward Pines, con dinamiche psicologiche ancora tutte da scoprire. Ma a parte questo, è proprio negli ultimi minuti di questo terzo episodio che si palesa tutto uno scenario completamente nuovo. Saranno le parole semiprofetiche dello sceriffo Pope che rivela a Ethan che non può neanche lontanamente immaginarsi cosa succede a Wayward. Sarà anche che una delle scene prima dell’epilogo presenta uno degli interni più inquietanti visti in serie e film, ossia una specie di magazzino dove sostano camion che trasportano alimenti ed altri beni, location di cui si riesce a intuire poco o nulla e che già qualche fan sta cercando di decifrare ingrandendo a dismisura le poche foto di scena a disposizione. E come se non bastasse la regia sceglie per questa scena una meravigliosa, spaesante, ripresa dall’alto. E ancora, una delle caratteristiche stilistiche della serie, che si conferma, è anche questo montaggio in cui improvvisamente ci sono dei cut, dei tagli che lasciano separate le scene da uno iato oscuro non tanto simbolico quanto concreto ed inquietante.
Per quanto riguarda altri aspetti, molti fan hanno suggerito che la qualità dei personaggi non è sufficientemente alta. Ethan/Dillon stesso sembra aggirarsi come un automa e quei pochi dialoghi sembrano abbastanza evanescenti. Come l’ennesimo tra Ethan e la malefica infermiera Pam interpretata da Melissa Leo, la quale lancia suggestioni che non sembrano ben amalgamarsi con l’atmosfera sospesa della serie.
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Forse, ma è solo la nostra opinione, crediamo che tutte le dinamiche psicologiche tra i personaggi sono/saranno difficili da sviluppare, perché Wayward Pines è una serie che trasmette quell’ansia solo attraverso la cupa messa in scena, con le scenografie di Wayward Pines tutte ambientate in una sorta di notte perpetua.
Una cosa comunque è sicura: l’attesa per lo sviluppo narrativo dei prossimi episodi, grazie a questo finale così significativo della terza puntata, è davvero alle stelle.
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