Masbedo: un 2014 tra Venezia e Torino. Il primo lungometraggio del duo costituirà l'evento speciale alle Giornate degli Autori di Venezia e una loro personale si terrà dal 3 ottobre presso la Fondazione Merz di Torino
Gran momento per i Masbedo (Nicolò Massazza e Jacopo Bedogni), due tra i protagonisti di spicco dell'arte visuale e della ricerca sull'immagine in movimento di questi anni: la Fondazione Merz di Torino dedica infatti al duo una mostra personale di video, installazioni e performance, e dal prossimo 3 ottobre il loro lavoro sarà al centro di un articolato progetto, Todestriebe, durante il quale porteranno in anteprima mondiale alle Giornate degli Autori di Venezia il loro primo lungometraggio, The Lack, come evento speciale.
Il progetto Todestriebe tratterà il problema dell'incomunicabilità attraverso una selezione di 9 lavori, alcuni dei quali appositamente realizzati, e culminerà in una performance dal vivo che inaugurerà la "personale" e in un'opera collettiva dedicata a Mario Merz che coinvolgerà un gruppo di videoartisti internazionali chiamati a collaborare appositamente per l'occasione dal duo.
E' proprio in quest'ottica che si inserirà il lavoro dei Masbedo: il film mette infatti in scena quattro variazioni sul tema della "mancanza", rappresentata da sei personaggi femminili ognuno dei quali è immerso in una propria natura silenziosa e primitiva. Prodotto da Beatrice Bulgari per In Between Art Film in associazione con Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo Film, The Lack è tratto da un soggetto originale di Beatrice Bulgari e Mitra Divshali, ha la fotografia di Gherardo Gossi e Giuseppe Domingo Romano, si avvale del montaggio e sound design di Benni Atria ed è stato girato tra l'Islanda e Lisca Bianca, nelle Eolie.
"Siamo onorati che il nostro primo lungometraggio sia stato scelto per partecipare alle Giornate degli Autori, - scrivono i Masbedo - la sezione degli autori alla Mostra celebra da molti anni le produzioni indipendenti con un'attenzione specifica all'innovazione e all'originalità espressiva, tratti che riteniamo comuni anche alle nostre opere. Essere presenti ad un Festival riconosciuto in tutto il mondo rappresenta una grande opportunità per far conoscere il nostro lavoro ad un pubblico più ampio di operatori del settore e di appassionati, ed è particolarmente significativo che questa opportunità coincida con la nostra mostra personale alla Fondazione Merz di Torino".
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