Martin Scorsese spiega come fare cinema agli studenti universitari della New York University. Racconta frammenti di vita, parla dei suoi primi lavori in bianco e nero e dà dritte straordinarie su come affrontare una carriera nel cinema.
Martin Scorsese, invitato alla cerimonia di consegna dei diplomi della Tisch Scool of the Arts, ha parlato ai diplomati della classe 2014 con tanto di toga e dopo una standing ovation impressionante. Il maestro, studente alla New York University della quale la Tisch è una delle componenti più note, è sicuramente il più celebre laureato della School of the Arts newyorchese, ma le sue connessioni con l'ateneo non sono state poi così evidenti nel corso del tempo. Quindi tanto più ha stupito la sua scelta di parlare ampiamente della sua esperienza e della sua gioventù, dell'educazione ricevuta e della formazione.
Non potevano di certo mancare riferimenti e retroscena dei suoi tre progetti da studente, che sono riproosti nei tre video sottostanti, dopo quello sul discorso alla cerimonia. Si tratta di What’s a Nice Girl Like You Doing in a Place Like This?, It’s Not Just You, Murray! e, forse il più famoso, The Big Shave. L'uomo che lanciò De Niro ha fatto delle importanti raccomandazioni ai più giovani durante il suo discorso. La prima è quella di non rilassarsi sui risultati ottenuti: non si campa di rendita con il successo e non si può mai stare calmi; lui stesso soffre di ansia sui progetti futuri, come è evidente dal sogno raccontato nel quale il regista Rouben Mamoulian prende il suo posto in un film. L'unica cosa da fare per restare sulla cresta è dare sfogo alla creatività che è servita ad arrivare dove si è.
"Non seguite il vostro sogno". Apparentemente in contraddizione con le ambizioni per il cinema, Scorsese spiega che sognare equivale a dormire e che l'espressione non lo ha mai soddisfato del tutto. Meglio restare ben svegli e pronti a cogliere la propria occasione. Altra perla è mantenere viva l'ispirazione fornita da altri colleghi o maestri che, a volte, ha tolto lui stesso dai guai: ecco che arrivano i riferimenti a John Cassavetes e al grande Elia Kazan. Proprio Kazan fu un ulteriore stimolo quando la carriera del regista era appena iniziata e il suo maestro gli disse che non aveva talento: questa è stata soltanto benzina sul fuoco della sua ambizione.
Infine, ogni passo è un nuovo primo passo. L'entusiasmo per ogni progetto deve essere lo stesso della prima volta. Perché ogni avventura è una sfida e consente di imparare qualcosa. Parole sante.
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