Stasera in tv: "Steve Jobs - L'intervista perduta" di Paul Sen: dialogo esclusivo del 1995 tra Robert X. Cringely e Steve Jobs. Alle ore 22.45 su Laeffe
Laeffe propone un documento esclusivo e ormai di valore storico, vista la recente scomparsa di Steve Jobs: un'intervista al padre della Apple risalente al 1995, effettuata dal giornalista Robert Cringely e creduta persa nella sua versione integrale. Infatti la registrazione venne fatta in funzione di un frammento da estrarne e da usare nella serie Triumph of the nerds della PBS. Il resto del filmato fu accantonato e scordato, fino al ritrovamento di una VHS in un garage con l'intervista integrale, della durata di circa 70 minuti.
Nel 1995 Steve Jobs era il capo di NeXt, compagnia da lui fondata dopo l'esclusione di 10 anni prima da Apple, oltre che amministratore di Pixar prima che la casa di produzione di animazione fosse rilevata dalla Disney. Il suo racconto parte dall'infanzia e dal desiderio di fare qualcosa di unico: già a 11 anni telefonava al proprietario di una ditta per chiedere pezzi di ricambio per aggiustare un dispositivo sul quale lavorava nel garage dei genitori, che fu anche la prima sede ufficiale della Apple, fondata nel 1976 con l'amico Steve Wozniak, conosciuto presso Atari. Il primo investitore di Apple, che si apprestava a costruire il primo personal computer da non assemblare (Apple I), fu Mike Markkula, che mise sul piatto 250.000 dollari.
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Grandi aneddoti, dalla telefonata al Papa allo screzio con John Sculley, amministratore delegato di Apple chiamato proprio da Jobs dopo la sua esperienza con la Pepsi Cola; dalla crescita esponenziale del valore della sua compagnia e della sua persona nel post-Apple II alla sua smania di crescere e di perfezionismo; dal Macintosh e della sua sbagliata gestione sul mercato alla prima stampante laser realizzata con il software di Adobe. Davvero un documento ricchissimo di contenuto.
Steve Jobs - L'intervista perduta uscì nelle sale americane nel 2012, contribuendo ad accrescere la leggenda di Steve Jobs, celebrato di recente nel biopic Jobs e interpretato da Ashton Kutcher, che ha stupito molto per l'incredibile somiglianza. Il film ha sicuramente investito di più su un racconto volto a esaltare i pregi del fondatore di Apple rispetto ai lati oscuri: per questo è stato da molti giudicato di parte.
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