Che sia uno dei massimi capolavori della storia del cinema è sotto gli occhi di tutti, ma forse ci sono cose che ancora non sapete su "Apocalypse Now" di Francis Ford Coppola, pietra miliare del 1979. Ecco alcune imperdibili chicche
Il film di guerra più bello della storia del cinema? Difficile scegliere, seppur una cosa la sappiamo per certo: in qualsiasi classifica che si rispetti non può assolutamente mancare uno dei capolavori assoluti di Francis Ford Coppola, Apocalypse Now, uscito nel 1979, ma da allora rimasto indelebile. Ecco dieci curiosità che forse non sapevate sul film:
- Martin Sheen non fu la prima scelta per il ruolo del capitano Willard. Prima di lui furono infatti interpellati, tra gli altri, Jack Nicholson, Clint Eastwood, Al Pacino, Steve McQueen, James Caan e Robert Redford, che non si sa bene per quale motivo, rifiutarono tutti il ruolo. Poi fu ingaggiato Harvey Keitel, licenziato dal set dopo due settimane.
- Coppola era convinto che Marlon Brando (scelto per interpretare Kurtz) avesse letto il romanzo da cui era tratto il film, Cuore di tenebra di Conrad. Eppure, quando il divo arrivò sul set, non solo ha rivelato di non aver mai letto il libro, ma addirittura non aveva nemmeno imparato le proprie battute. Per di più, Brando si presentò con parecchi kili in più, mandando il cineasta in panico. Ma tutto bene quel che finisce bene: come sempre, a prevalare è il carisma dell'attore, il quale ci ha regalato ancora una volta una performance memorabile.
- Rimanendo su Brando, l'interprete improvvisò diverse battute, tra cui un monologo di 18 minuti. Chi ha avuto modo di sentirlo per intero l'ha definito “incoerente ma con delle parti brillanti”. Alla fine, il divo disse al suo regista: “Francis, ho dato più di quanto potessi. Se non ti basta, prenditi un altro attore”. Coppola non avrebbe preso un altro attore, ma del monologo sarebbero rimasti solo 2 minuti nel montaggio finale.
- La scena d'apertura con Willard nella sua stanza d'albergo fu completamente improvvisata. Martin Sheen era ubriaco fradicio, e oltre ad aver tirato un pugno allo specchio ferendosi la mano, in preda al delirio, ha pure cercato di attaccare Coppola. La crew aveva dannatamente paura e voleva interrompere le riprese, ma il cineasta ha pensato bene di continuare a immortalare il momento.
- Inizialmente, a dirigere il film doveva essere l'assistente di Coppola, tale George Lucas. Però quest'ultimo diede forfait per dedicarsi ad una altro progetto chiamato Star Wars.
- Le riprese erano programmate per 6 settimane, ma la produzione impiegò poi 16 mesi per finire il tutto. A questi, si aggiungono poi 3 anni di post-produzione, con un Coppola sull'orlo della pazzia dentro la cabina di montaggio. Alla fine, vengono tagliate ben 23 ore di materiale che non vedremo mai.
- Per omaggiare la celebre pellicola, nel 1990 viene aperto in Vietnam uno strip club chiamato proprio Apocalypse Now.
[Leggi anche: Francis Ford Coppola propone il "Cinema in diretta"]
- Harrison Ford si è scelto da solo il nome del suo personaggio, ovvero Lucas. Una maniera, questa, per onorare il grande George che l'ha diretto in American Graffiti e in Guerre Stellari. Il personaggio intepretato da G. D. Spradin è stato invece chiamato R. Corman per omaggiare Roger Corman, da sempre un grande amico di Coppola, che fra l'altro ha consigliato al collega di non andare assolutamente a girare nelle Filippine.
- Però poi Coppola nelle Filippine ci andò. Per l'occasione, il dittatore Ferdinand Marcos gli ha addirittura prestato il proprio esercito per le scene di massa.
- Il film ebbe la sua anteprima mondiale al Festival di Cannes del 1979. Nonostante la versione presentata fosse un work in progress, la giuria le ha comunque assegnato la Palma D'oro, divisa in ex-aequo con Il tamburo di latta di Volker Schlöndorff. La pellicola sarebbe poi tornata a Cannes nel 2001, seppur, ovviamente, fuori competizione.
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