Si va da classici malintesi con la Polizia, come nel caso di Ryan Gosling per "Lost River", a vere e proprie tragedie: l'esempio di "Midnight Rider" e la condanna del regista Randall Miller
Sebbene molti di noi gradirebbero un provvedimento d’arresto ogni qual volta un regista dirige un film che possa essere serenamente apostrofato con l’aggettivo “pessimo”, non esiste ancora legislazione in materia. Si potrebbe, in effetti, pensare a una mozione popolare da presentare in Parlamento, ma forse conviene di più divertirsi curiosando fra i film che, durante le riprese, per via di alcuni malintesi, hanno creato dei problemi con le forze dell’ordine per i propri protagonisti. In alcuni casi, però, si è trattato di vere e proprie tragedie.
1. LOST RIVER
Mentre nel 2011 Ryan Gosling era a Detroit per girare alcune scene, in compagnia di George Clooney, di Le idi di marzo, il trentenne attore decise di andare a fare un giro per la città con la telecamera in spalla. La sua idea era di andare a caccia di idee per quello che sarebbe stato il suo Lost River e così finì per intrufolarsi in un edificio abbandonato. La Polizia pensò che fosse un ladro di rame e lo arrestò. “Non sono orgoglioso di questa cosa - disse Gosling - ma l’esperienza mi ha fatto venire qualche idea”.
2. THE MINNESOTA DELIVERY E A TOO-REAL ROBBERY
Il produttore Tim Christian avrà imparato la lezione: per girare delle scene che possono indurre sospetto, è meglio ottenere previamente una specifica autorizzazione. Nel 2013, nella località di St. Paul, in Minnesota, tutto il cast girava scene con uomini armati, con passamontagna, nascosti dietro le auto. Quando sopraggiunse la Polizia, con le proprie armi vere, trasse tutti in arresto, fino quando non si verificò la veridicità dei fatti.
3. IL MAGO DI OZ
Il nome di Gigapix Studios non suona familiare quasi a nessuno, a meno che non si lavori per l’FBI. Nel 2011, il gruppo coinvolse 750 investitori per realizzare numerosi progetti cinematografici, tra cui il rifacimento in 3-D del Mago di Oz. Furono raccolti 22 milioni di dollari, ma questi non furono mai utilizzati per iniziare i lavori: il più classico dei casi di truffa. Nel 2015, gli artefici dell’imbroglio sono stati condannati a 5 e 8 anni di carcere.
4. GASLAND E GASLAND - PARTE II
Gasland fu un documentario su tematiche ambientali diretto da Josh Fox. In particolare, affrontava la controversa pratica della fratturazione idraulica per l’ottenimento di gas naturale. Il regista decise di iniziare i lavori alla Parte II senza attendere le necessarie autorizzazioni politiche e burocratiche. La Polizia di Capitol Hill dovette arrestarlo per la sua “irruzione” in zone dove non gli era concesso l’accesso né le riprese.
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5. MIDNIGHT RIDER
In questo caso, si parla di una tragedia avvenuta nel 2014 sui binari ferroviari. Il direttore Randall Miller stava girando alcune scene della biografia sul musicista Gregg Allman. Il treno sopraggiunse e non tutti riuscirono a schivarlo in tempo: il mezzo si schiantò sulle strumentazioni del set e vi furono diversi feriti. Per una donna, Sarah Jones, le ferite riportate furono mortali. Miller fu condannato a due anni di carcere e fu inibito dal poter girare film per 10 anni.
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