Nuovi talenti del panorama e forse futuri maestri all'orizzonte: ecco i nuovi direttori della fotografia da tenere d'occhio secondo la bibbia del cinema Variety, da Sharone Meir ("Whiplash") a Bradford Young ("Selma - La strada per la libertà")
Emmanuel Lubezki, Roger Deakins, Christopher Doyle, Janusz Kaminski o Vittorio Storaro li conosciamo già fin troppo bene, ma di certo non sono gli unici direttori della fotografia che vale la pena tenere d'occhio nel panorama, in quanto ogni giorno nascono nuovi talenti dalle lande più disparate di Hollywood (e non solo). A segnalarci alcuni nuovi nomi che potrebbero essere delle future promesse è Variety: vediamone alcuni...
Ecco, ad esempio, Martin Ahlgren, reduce da una carriera di video musicali e pubblicità in cui ha potuto sperimentare le attrezzature più sofisticate del campo, prima di essere chiamato da Netflix per curare luci e cromatismi della serie cult House of Cards – Gli intighi del potere, giunta alla sua terza stagione. In proposito, spiega: “Per House ho voluto creare un ambiente dove le videocamere fossero libere di andare ovunque (...) Questa danza tra gli attori e la cinepresa è stata una parte fondamentale del linguaggio visivo della terza stagione”. Da seguire è poi la danese Charlotte Bruus Christensen, ormai la dop preferita di Thomas Vinterberg, che l'ha voluta in Submarino, Il sospetto, e nell'imminente Far from the Madding Crowd. Particolarmente apprezzato dalla critica è anche il suo lavoro in Life, ultima pellicola di Anton Corbijn con un trio d'interpreti composto da Robert Pattinson, Dane DeHaan e Ben Kingsley.
Trova posto fra le segnalazioni pure Sharone Meir, le cui luci e ombre hanno contribuito a creare l'atmosfera ansiogena di Whiplash, successo indie dell'anno firmato da Damien Chazelle. Originario di Israele, il direttore della fotografia ha dichiarato come la sua intenzione fosse seguire la caduta nel buio del protagonista Miles Teller, rendendo l'impatto visivo sempre più drammatico con l'amplificarsi della tormentata musica. Proveniente dall'indie è anche Rachel Morrison, che si è fatta conoscere due anni fa con Prossima fermata Fruitvale Station di Ryan Coogler, premiatissimo film proveniente dal Sundance. “Tendo a direzionarmi nel naturalismo a meno che il progetto non richieda una maggior stilizzazione – spiega la donna – Non puoi creare una fotografia che attragga troppo l'attenzione, se no rischi di compromettere la verosimiglianza. Dovrebbe essere un'esperienza che immerge, ma in maniera sottile”.
[Leggi anche: I film con i migliori direttori della fotografia del 2014]
Un altro nome da seguire secondo Variety? Bradford Young, che solamente quest'anno vanta due rinomate pellicole come Selma – La strada per la libertà di Ava DuVernay (nominato all'Oscar come Miglior Film) e A Most Violent Year di J. C. Chandor. Prossimamente sarà nel nuovo progetto di Denis Villeneuve, Story of Your Life, film fantascientifico con Amy Adams, Jeremy Renner e Forest Whitaker.
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