Novità su Vimeo, celebre piattaforma di streaming online usata da registi e creativi da tutto il mondo. Da adesso, infatti, gli artisti hanno la possibilità di far pagare i propri materiali resi disponibili agli spettatori
Vimeo, una delle piattaforme di streaming online più usate del mondo, si espande ulteriormente. Nato nel 2004, il servizio si differenzia da altri canali tipo Youtube per una caratteristica principale: quella di pubblicare solamente video originali realizzati unicamente dall'utente. Questo gli ha permesso, nel corso degli anni, di diventare un punto di riferimento per i registi del globo, anche perché si tratta del primo sito che ha reso disponibile il caricamento di filmati in qualità HD. Diversi i creativi ad essere approdati su Vimeo (il cui nome è un anagramma di “Movie” che però richiama “Video”), dal fenomeno parigino Quentin Dupieux al collettivo ZAPRUDER filmmakersgroup.
A spiegarci le novità sulla piattaforma è l'amministratore delegato Kerry Trainor: da ora, gli artisti potranno far pagare ai propri follower una quota mensile per i propri contenuti, oltre alla possibilità di negoziare direttamente vendita o noleggio di singoli filmati. Dei soldi ricavati dai filmmaker, solamente il 10% finirà a Vimeo, mentre il rimanente 90% andrà direttamente in tasca dell'artista. Un modo, questo, che potrebbe attirare ancor più registi affermati sul canale, che adesso diventa anche una fonte concreta di guadagno.
Sottolinea Trainor: “Il Video On Demand su sottoscrizione è una naturale estensione della nostra piattaforma per dare ai creatori un nuovo modo di vendere i propri contenuti agli spettatori di tutto il mondo. Il video online sta entrando in una nuova eccitante fase dove i creatori non si devono affidare solamente alle pubblicità pre-roll per guadagnare, e Vimeo sta creando una piattaforma aperta e globale per una distribuzione video a pagamento”.
[Leggi anche: Il futuro del cinema dipende dal VOD (video on demand)?]
Ad essere scontenti della notizia, però, saranno probabilmente proprio gli spettatori, che ormai si sono abituati ad usufruire di materiali gratuiti ogni qualvolta mettano piede su Vimeo. C'è anche da considerare, poi, che molti artisti presenti sul canale sono praticamente dei semi-esordienti ai loro primi passi: esistono davvero persone disposte a dare soldi a registi sconosciuti per i loro video? Insomma, decisamente un passo rischioso quello di Trainor e soci, ma staremo a vedere.
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