Il film della regista, già premiata con la Camera d'Or nel 2007, racconta uno scambio di persona di cui sono vittime una donna israeliana e una palestinese. Shira Geffen ha impiegato 5 anni per trovare il denaro per Self Made
Self Made, il film scritto e girato da Shira Geffen, esce con un trailer per stuzzicare la fantasia del pubblico che potrà goderselo in anteprima a Cannes nella Settimana della Critica. WestEnd Films sta già cercando di venderlo in tutto il mondo. L'opera gravita intorno alla nozione di identità e si concentra sulle vite di due donne, una israeliana e una palestinese, intrappolate nei loro rispettivi mondi. In seguito a uno scambio presso un posto di controllo, le donne si ritrovano a vivere una la vita dell'altra dal lato opposto del confine.
Il film è stato realizzato dopo cinque anni nei quali la regista ha dovuto quasi elemosinare dei finanziamenti, a causa della delicatezza del tema trattato. La Geffen ha dichiarato che "la sfida affrontata è l'elemento incredibile della storia, perché, quando le persone leggono lo script, è difficile per loro immaginare che, dopo lo scambio di persona, nessuno si accorga che si tratta di una persona diversa".
I produttori, David Mandil di MoviePlus Prods. e Moshe Edery e Leon Edery di United King Films, hanno accettato di prendere parte al progetto proprio perché hanno capito la sottesa intenzione della regista, cioè evidenziare l'aspetto quasi surreale della vicenda. Shira Geffen ha già visto il suo Jellyfish premiato con la Camera d’Or alla Settimana della Critica del 2007.
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